Fischi contro Emmanuel Macron durante la parata per la Festa Nazionale del 14 luglio a Parigi.
Diverse decine di gilet gialli hanno fischiato oggi il presidente della Francia, mentre percorreva - a bordo di un'auto militare - l'avenue des Champs-Elysées, il celebre viale parigino tra Place de la Concorde e l'Arco di Trionfo, in cui ogni anno si tiene la parata militare che celebra la presa della Bastiglia del 1789.
Tra gli slogan scanditi contro il presidente "Emmanuel Macron, ti veniamo a prendere a casa". Dopo aver disceso il viale simbolo della grandeur transalpina, Macron ha poi raggiunto la tribuna presidenziale, dove lo attendevano diversi leader europei tra cui la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente uscente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker. Quest'anno, la parata del 14 luglio è infatti consacrata alla cooperazione militare europea.
Nel pomeriggio, a corteo finito, la contestazione contro il presidente è degenerata in veri e propri scontri tra facinorosi e polizia, con barricate e falò sui Campi-Elisi. Per contenere la guerriglia urbana, la polizia ha dovuto moltiplicare l'uso dei gas lacrimogeni contro i manifestanti. A fine giornata erano 175 le persone fermate, tra cui decine di gilet gialli. Tra questi, anche Maxime Nicolle e Jerome Rodrigues, due storici ex portavoce del movimento anti-Macron tornato oggi a farsi sentire dopo settimane di sostanziale silenzio.
Macron ha ricevuto 11 leader Ue per Difesa europea, senza Italia. Un pranzo incentrato sul futuro della Difesa europea. Dopo la parata militare del 14 luglio sugli Champs-Elysées, il presidente francese, Emmanuel Macron, si appresta a ricevere per una colazione di lavoro undici personalità e leader Ue invitati all'Eliseo, tra cui la cancelliera tedesca, Angela Merkel, il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.
Tra gli undici invitati, 9 rappresentano i Paesi aderenti alla cosiddetta Iniziativa Europea di Intervento (Iei), a cui l'Italia non partecipa. Tra gli altri, il presidente finlandese Sauli Ninisto, quello portoghese Marcelo Rebelo De Sousa, quello estone, Kersti Kaljulaid, il premier olandese, Mark Rutte, quello belga, Charles Michel, la ministra della Difesa spagnola, Margarita Robles, e quella danese, Trine Bramsen. Annunciata in un primo tempo, la premier britannica, Theresa May, sarà invece rappresentata dal vicepremier, David Lidington.
L'Italia, come detto, non è tra i Paesi invitati alla colazione di lavoro incentrata sui temi della Difesa comune europea organizzata all'Eliseo dal presidente francese. Contattate dall'ANSA a Parigi, fonti dell'Eliseo spiegano che l'assenza dell'Italia è assolutamente normale, in quanto l'incontro di oggi è ristretto ai Paesi che aderiscono all'Iniziativa europea di Intervento (Iei), fortemente voluta da Macron, di cui Roma "non fa parte" per il momento. "I Paesi invitati sono quelli dell'Iei", precisano le fonti presidenziali. Tra questi, anche Germania, Gran Bretagna e Spagna.
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