Un via libera parziale, con restrizioni rafforzate, ma che comunque significa luce verde. La Gran Bretagna non chiude le porte al colosso cinese Huawei per la realizzazione della nuova rete di telecomunicazioni 5G, malgrado i sospetti e le pressioni furiose di Washington, con una scelta destinata a innescare la prima crisi importante nella 'special friendship' fra Boris Johnson e Donald Trump proprio alla vigilia del passaggio epocale della Brexit: crocevia in cui la ricerca della sponda Usa si profila cruciale, una volta formalizzato il 31 gennaio il divorzio dall'Ue e da Bruxelles. La decisione, largamente preannunciata, è giunta al termine di una riunione dirimente del Consiglio di sicurezza nazionale svoltasi a Downing Street sotto la presidenza del primo ministro Tory. Huawei sarà esclusa da ogni coinvolgimento nei network di sicurezza della cosiddetta Infrastruttura nazionale Critica, dalla fornitura di "parti sensibili" del cuore della rete e da qualsivoglia operazione nelle vicinanze di basi militari o installazioni nucleari del Regno. Mentre continuerà a fornire componentistica per la struttura "periferica" del network, sebbene con un tetto massimo di mercato del 35% del totale.