Cala il sipario con tutta la solennità del caso, ma anche con una prima chiara retrocessione nell'etichetta reale, sugli impegni ufficiali di Harry e Meghan in casa Windsor. L'addio è stato segnato dall'ultima apparizione pubblica dei duchi di Sussex in veste di 'membri senior' della Royal Family, al fianco della regina e del resto della dinastia, in occasione della giornata di celebrazione del Commonwealth.
Un appuntamento suggellato dal rito religioso del Commonwealth Service, nella cornice maestosa dell'Abbazia di Westminster, svoltosi in gran pompa a dispetto di un'emergenza, il coronavirus, che per ora l'esecutivo conservatore d'oltremanica esita ad affrontare con provvedimenti pubblici davvero restrittivi. E tuttavia un appuntamento corretto se non altro in extremis dallo snellimento del corteo reale d'ingresso di cui proprio i Sussex hanno fatto le spese per primi con un'esclusione annunciata in mattinata, seguiti a ruota dai duchi di Cambridge, il principe William, fratello maggiore di Harry, e la consorte Kate.
Cosa abbia motivato la doppia decisione non è dato sapere. L'esclusione in extremis anche dei Cambridge non è stata spiegata da Buckingham Palace né da Kensington Palace. Non si sa sia dipesa dalla volontà di non far apparire isolati Harry e Meghan, da qualche recriminazione dello staff dei Sussex, da nuove regole d'etichetta o da altro.