Si chiama Ali Harbi Ali il 25enne britannico di origini somale arrestato per l'uccisione del deputato conservatore David Amess, accoltellato a morte nell'Essex. Lo ha reso noto ieri sera la polizia dopo la convalida del fermo da parte di un giudice, che ha autorizzato il prolungamento della custodia cautelare del giovane per violazione della legge sul terrorismo (Terrorism Act) almeno fino al 22 ottobre.
Fonti investigative citate dalla Bbc hanno confermato che Ali era stato segnalato qualche anno fa alle autorità dell'anti terrorismo nell'ambito del programma di prevenzione denominato Prevent: istituito per segnalare persone individuate come a rischio di potenziale "radicalizzazione" da insegnanti, personale sanitario, familiari o semplici testimoni.
La segnalazione comporta l'inserimento degli interessati in programmi di de-radicalizzazione su base volontaria. Programmi che Ali avrebbe seguito solo per breve tempo, senza peraltro essere mai toccato in seguito da sospetti di violazione della legge né arrivare a essere inserito nella lista di sorveglianza dei cosiddetti "soggetti d'interesse" ritenuti potenzialmente violenti dall'MI5, i servizi di sicurezza interni di Sua Maestà.
Terrorismo fai-da-te di matrice jihadista. E' la pista seguita ormai ufficialmente dagli investigatori britannici dietro la brutale uccisione del deputato Tory a Leigh-on-Sea (Essex) durante un tradizionale incontro con gli elettori del suo collegio ospitato nei locali d'una chiesa metodista. L'attacco ha gettato nello sconcerto un intero Paese. E ha lasciato sotto shock la comunità di Leigh-on-Sea, tranquilla cittadina di 22.000 abitanti adagiata a nord dell'estuario del Tamigi, di fronte alle coste del Belgio e a non più di un'ora di treno da Londra, che nel 2018 era stata indicata dal portale immobiliare Rightmove come località ideale di residenza nel sud dell'Inghilterra.
La risposta della democrazia britannica si è mostrata comunque compatta e unitaria, nella condanna della violenza come nell'omaggio al 69enne parlamentare ucciso: simboleggiata dalla visita congiunta compiuta oggi dal premier Boris Johnson e dal leader dell'opposizione laburista Keir Starmer sul luogo dell'agguato, fianco a fianco nella deposizione silenziosa di due mazzi di fiori bianchi. Alle loro spalle, la ministra dell'Interno Tory, Priti Patel, e il presidente laburista della Camera dei Comuni, Lindsay Hoyle. Un gesto identico a quello fatto nel 2016 dagli allora primo ministro conservatore e numero uno del Labour, David Cameron e Jeremy Corbyn, quando a cadere sotto i colpi di un terrorista - in quel caso un estremista di destra - fu nello Yorkshire una deputata d'opposizione, Jo Cox, assassinata nel pieno della lacerante campagna referendaria sulla Brexit. Intanto l'indagine sulla morte di Amess è passata sotto il controllo dell'antiterrorismo nazionale di Scotland Yard, in collaborazione con i detective locali della Essex Police. Ed è stato proprio un comunicato di Scotland Yard a rompere il riserbo sul movente del presunto killer: "Le prime investigazioni - vi si legge - hanno rivelato una potenziale matrice legata all'estremismo islamico" nella scelta come bersaglio di un deputato noto fra l'altro per aver sostenuto negli anni, al Parlamento dii Westminster, la causa del sostegno a gruppi dell'opposizione iraniana o del consolidamento dei legami di amicizia fra Gran Bretagna e Israele.
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