Ancora una strage di profughi. E ancora una perdita di piccole vite nell'ennesima tragedia della disperazione che ha colpito un gruppo di siriani in fuga dalla guerra alla ricerca di una vita migliore. Ma stavolta il dramma non è avvenuto in mare. Alla vigilia della giornata del mondiale del rifugiato, almeno otto profughi siriani, tra cui 4 bambini, sono stati uccisi dall'esercito turco mentre tentavano di attraversare la frontiera per entrare in Turchia. Un atto che l'Unicef ha già condannato come 'criminale'.
Mentre dal Libano, dove si trova in visita ad un campo profughi siriano, la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha auspicato che al problema migranti si trovi "una soluzione condivisa tra i 28 paesi dell'Unione" e che "l'accordo dello scorso anno con la Turchia non diventi un modello permanente".
Secondo l'Osservatorio per i diritti umani siriano, i profughi siriani stavano cercando di attraversare il confine tra Kherbet al-Jouz (nel nordest della Siria) e la provincia turca di Hatay. Quando l'esercito turco ha fatto fuoco su di loro, il gruppo si trovava nei pressi della città siriana di Jisr al-Shugour, controllata da gruppi jihadisti. Nella sparatoria sono rimaste ferite anche altre otto persone.
Un altro network di attivisti, il Comitato per il coordinamento locale, parla invece di 11 profughi uccisi dalle guardie turche. Le autorità turche hanno fatto sapere di aver avviato un'indagine. Ma hanno anche precisato di "non essere in grado" al momento "di verificare autonomamente le informazioni riguardanti gli spari".
"La Turchia - hanno assicurato le stesse fonti in condizioni di anonimato - fornisce assistenza umanitaria agli sfollati nel nord della Siria e segue la politica della 'porta aperta', ammettendo profughi le cui vite sono in imminente pericolo". Andrea Iacomini Portavoce di Unicef Italia, parla di 'gesto criminale'. "Quattro bambini innocenti uccisi dall'esercito mentre tentavano di entrare in Turchia, in fuga da una guerra che dura da 5 anni, senza soluzione, basta così. E' un atto che, se confermato, non ha precedenti, insopportabile". "Chiunque spara a dei bambini che tentano di fuggire dal terrore è un criminale, come criminale è anche chi li costringe alla fuga dal loro Paese".
A causa della guerra in Siria, oltre 2,7 milioni di rifugiati sono fuggiti in Turchia, secondo l'Onu. Ankara ha rafforzato la sicurezza lungo i confini nei mesi scorsi per evitare ulteriori ingressi e ha sempre negato di aver sparato ai profughi siriani che attraversano il confine, ma secondo l'Osservatorio da inizio 2016, quasi 60 civili sono stati uccisi mentre cercavano di fuggire attraverso il confine dalla Siria in Turchia.