Mezzi aerei e di terra dell'esercito israeliano hanno attaccato sei postazioni di Hamas in tutta la Striscia di Gaza con numerosi missili. Lo rendono noto i media palestinesi citati dal Jerusalem Post. Secondo il portavoce delle forze di difesa israeliane (Idf) "sono stati attaccati obiettivi terroristici appartenenti ad Hamas nel nord della Striscia di Gaza. Quattro obiettivi sono stati attaccati in un compound militare, compresi edifici e infrastrutture terroristiche. Altri tre obiettivi sono stati colpiti in un impianto di produzione di armi".
Intanto continua la tempesta diplomatica tra Turchia e Israele. Il ministero degli esteri a Gerusalemme ha accusato le autorità turche di aver riservato "un trattamento inappropriato" all'aeroporto ad Istanbul all'ambasciatore israeliano Eitan Naeh - espulso dal Paese dopo i fatti di Gaza - sottoposto "ad uno stretto controllo di sicurezza alla presenza deliberata dei media turchi".
I palestinesi hanno invece richiamato per consultazioni quattro propri ambasciatori da altrettanti paesi Ue: Romania, Repubblica Ceca, Austria e Ungheria. Lo ha annunciato il ministero degli esteri della Palestina a Ramallah motivando la mossa con il fatto che i quattro paesi dell'Unione Europea hanno partecipato all'inaugurazione dell'ambasciata Usa a Gerusalemme.
Sulla crisi in Medio Oriente interviene anche il Papa, che invita le parti in causa e la comunità internazionale ad aprire un dialogo. "Sono molto preoccupato e addolorato per l'acuirsi delle tensioni in Terra Santa e in Medio Oriente - ha detto Francesco -, e per la spirale di violenza che allontana sempre più dalla via della pace, del dialogo e dei negoziati. Esprimo il mio grande dolore per i morti e i feriti" e "ribadisco che non è mai l'uso della violenza che porta alla pace. Guerra chiama guerra, violenza chiama violenza. Invito tutte le parti in causa e la comunità internazionale a rinnovare l'impegno perché prevalgano il dialogo, la giustizia e la pace".