L'ambasciatore d'Italia in
Tanzania, Giuseppe Coppola, ha incontrato oggi nella capitale
Dodoma la portavoce dell'Assemblea Nazionale della Repubblica
Unita di Tanzania, Tulia Ackson, per una visita di cortesia,
anche in vista della sua partecipazione alla XXII Conferenza dei
presidenti delle Camere basse dei Paesi membri del G7 (a Verona,
dal 5 al 7 settembre 2024).
Al centro del colloquio, l'attenzione prioritaria rivolta
dalla presidenza italiana del G7 al continente africano e le
opportunità offerte dalla diplomazia parlamentare tra Italia e
Tanzania. Ackson si è detta onorata di poter prender parte alla
riunione di Verona, anche in qualità di presidente dell'Unione
interparlamentare, e di intervenire nella sessione dedicata
all'Africa ed al Mediterraneo.
Durante la sua missione a Dodoma, l'ambasciatore Coppola ha
anche incontrato il vice ministro tanzaniano per la Cultura,
l'arte e lo sport, Hamis Mwinjuma, con il quale ha discusso
possibili iniziative per rafforzare le relazioni bilaterali in
tali settori. Il diplomatico ha inoltre visitato la nuova
situation room nazionale per le comunicazioni e le operazioni di
emergenza (Emergency Operation and Communication Centre - Eocc),
inaugurata lo scorso 14 giugno.
Tale sala operativa è stata realizzata dall'ufficio delle
Nazioni Unite per la Riduzione del Rischio di Disastri (Undrr)
con il supporto scientifico della Fondazione Cima (Centro
Internazionale in Monitoraggio Ambientale, che ha ideato la
piattaforma myDewetra Web-Gis adoperata anche dalla Protezione
Civile italiana) e il sostegno finanziario della Cooperazione
italiana, nel quadro di una rete di sale operative interconnesse
in tutto il continente africano.
Coppola ha colto l'occasione per visitare l'azienda
vitivinicola Cetawico, eccellenza italiana nella produzione di
vino nell'altopiano di Dodoma, alcuni importanti progetti in
ambito nutrizionale con interventi nei settori agricolo e
sanitario realizzati dalle Ong italiane Lvia e Cuamm, e il
"Villaggio della Speranza" di Dodoma, fondato e gestito dal 2002
da missionari italiani per il sostegno a bambini sieropositivi
orfani.
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