Si è tenuto oggi a Oslo il seminario
"From Material Girl to Material World: Pioneering Sustainable
Textiles", uno dei principali eventi che hanno animato la Oslo
Innovation Week, grande kermesse internazionale che riunisce
più di 80 iniziative tra conferenze, seminari, workshop e
happenings in
cui incubatori, enti scientifici, investitori, aziende e startup
presentano soluzioni innovative funzionali al raggiungimento
dei Sustainable Development Goals. Frutto della collaborazione
tra il cluster nazionale dell'industria del moda-tessile
norvegese, l'Ambasciata d'Italia a Oslo, ICE Agenzia ed
istituzioni tedesche e finlandesi, il seminario ha riunito un
nutrito parterre di esperti e professionisti del settore, che
si sono confrontati sullo stato e sugli ultimi sviluppi
nell'ambito del riciclo e della rigenerazione dei tessuti e
sulle nuove fibre.
Sono intervenute dall'Italia giovani ma solide realtà della
moda circolare come Rifò, parte dell'ecosistema pratese del
riciclo e della rigenerazione tessile, e Progetto Quid, impresa
veronese che ha adottato un innovativo modello di produzione ad
alto impatto sociale. Erano inoltre presenti MagnoLab, neo
istituito distretto dell'innovazione tessile del biellese con
una forte vocazione internazionale, ed Appcycled, piattaforma
di moda upcycle creata a Milano nel pieno della crisi pandemica
globale. Il Consorzio Erion ha infine offerto il suo contributo
al dibattito sui futuri adempimenti legati all'introduzione
della nuova normativa europea sulla responsabilità estesa del
produttore nel settore tessile.
L'Ambasciatore d'Italia in Norvegia, Stefano Nicoletti,
presente all'evento, ha evidenziato come "l'industria italiana
del settore moda-tessile e degli accessori, che rimane prima in
Europa e tra le maggiori al mondo per fatturato, numero di
imprese e numero di occupati, può fornire un contributo
decisivo alla svolta green di uno dei comparti produttivi più
inquinanti del pianeta. Lo dimostra la crescente attenzione
verso la sostenibilità dei grandi marchi del nostro Paese e la
creazione, in questi ultimi anni in Italia, di un numero sempre
maggiore di startup e PMI che fanno del riuso, del riciclo e
della rigenerazione dei tessuti e dei capi di abbigliamento il
proprio core business. L'auspicio è che iniziative come quella
odierna possano altresì favorire il dialogo e agevolare la
nascita di collaborazioni con partner norvegesi e stranieri, in
funzione di un più efficace perseguimento degli obiettivi di
riduzione dell'impatto ambientale in questo settore".
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