Nuovi drammatici scontri a Charlotte, dove tantissimi manifestanti sono scesi in strada per protestare per la seconda notte di seguito contro la polizia, accusata di aver ucciso ingiustamente un afroamericano. Dichiarato lo stato di emergenza da parte del governatore del North Carolina, con l'arrivo degli uomini della Guardia Nazionale per affiancare la polizia locale.
La tensione e' salita alle stelle nel centro cittadino quando uno o piu' colpi di arma da fuoco hanno colpito una persona lasciandola a terra in una pozza di sangue. In un primo momento, dopo alcune indiscrezioni dei media locali, la polizia e le autorita' cittadine avevano confermato il decesso. Poi la rettifica: l'uomo, non ancora identificato, versa in gravi condizioni in ospedale - si legge in un tweet del municipio - tenuto in vita artificialmente.
Per scongiurare il peggio gli uffici del sindaco hanno subito spiegato che a sparare e' stato un civile non ancora identificato: "Nessun colpo di arma da fuoco e' stato esploso dalla polizia". Le cause dell'episodio sono ancora tutte da chiarire, cosi' come l'identita' dei protagonisti.
Gli scontri erano scoppiati dopo che un poliziotto aveva ucciso a colpi di pistola un uomo di colore armato che si era introdotto in un condominio. Le proteste di Charlotte seguono la manifestazione contro la polizia tenutasi a Tulsa, in Oklahoma, per l'uccisione di un altro nero, in questo caso disarmato, da parte di un agente.