Cristoforo Colombo vittima di una furia iconoclasta senza precedenti negli Stati Uniti. Una furia che rischia di creare una frattura profonda con la comunità italo-americana e di avere conseguenze persino sul piano diplomatico. Con la Farnesina che segue da vicino la vicenda e le città di Genova e Savona che difendono la figura di Colombo definita "simbolo per gli italiani in America e patrimonio dell'umanità".
Gli episodi di vandalismo oramai non si contano. Il più clamoroso in un parco di Yonkres, sobborgo a nord di New York, dove un busto in bronzo del navigatore più famoso della storia è stato letteralmente decapitato. Poche ore dopo, sempre a New York, nel Queens, un'altra statua che commemora l'uomo che ha scoperto l'America è stata riempita di scritte: "Non si può celebrare il genocidio. Buttiamola giù", si legge con riferimento allo sterminio dei nativi americani. Nei giorni scorsi ad essere presa di mira in un parco di Houston (prima dell'arrivo dell'uragano Harvey) era stato un monumento a Colombo imbrattato di vernice color rosso sangue.