Il Vaticano ha aperto una inchiesta sull'ex segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone, già arcivescovo di Genova, per appropriazione indebita. E' quanto scrive il tabloid tedesco Bild, secondo il quale il cardinale sarebbe sospettato di essersi appropriato indebitamente di 15 milioni di euro da conti vaticani. Bild cita fonti non ufficiali vaticane. Da Oltretevere arriva però la precisazione che "non vi è in corso alcuna indagine di carattere penale da parte della magistratura vaticana a carico del Card. Tarcisio Bertone" come chiarisce Padre Federico Lombardi.
Ma la Procura di Roma ha all'esame da tempo operazioni finanziarie della Lux Vide, la società che ha beneficiato di un prestito dallo Ior da 15 milioni, al centro del nuovo "caso" Bertone. Lux Vide è stata "monitorata" nella più ampia inchiesta che riguarda lo Ior, relativa a presunte violazioni della normativa antiriciclaggio. Indagando sullo Ior, gli investigatori si sono "imbattuti" in un presunto interesse dell'istituto vaticano a entrare nel capitale sociale della Lux Vide, e hanno deciso di approfondire alcune operazioni finanziarie della società. L'inchiesta è tuttora in corso, diretta dai pm romani Nello Rossi, Stefano Rocco Fava e Stefano Pesci e svolta dal nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza. Non risulta, tuttavia, secondo quanto si è appreso, che sia in corso una specifica indagine sul prestito concesso dallo Ior a Lux Vide.
I soldi di cui si sarebbe appropriato Tarcisio Bertone, scrive la Bild, sarebbero andati a un produttore televisivo amico dell'ex segretario di Stato del Vaticano. L'operazione sarebbe avvenuta ''nel dicembre 2012 con una obbligazione convertibile''. La transazione si sarebbe fatta nonostante la resistenza della banca vaticana, e sotto la pressione di Bertone. Bild riferisce che ad una domanda del tabloid, il direttore dell'Autorità di informazione finanziaria del Vaticano, Renè Bruelhart, ha sostenuto di non poter ''né confermare né smentire'' la notizia sull'indagine vaticana relativa al cardinale Bertone.
Il cardinale, smentendo la notizia di un'indagine - "non c'è alcuna rilevanza penale" - ha detto che "non c'è nessun problema riguardo a questa operazione" , "effettuata con tutta regolarità" e approvata dagli organi preposti, in particolare dal "consiglio di sovrintendenza dello Ior il 4 dicembre 2013".