"Al lavoro sui #millegiorni. #italiariparte". E' quanto scrive, con un secondo 'cinguettio' nel giro di poche ore, il premier Matteo Renzi su Twitter, facendo riferimento al cronoprogramma dei Millegiorni. Sempre questa mattina il premier, con un primo tweet, aveva sintetizzato il pacchetto di riforme in arrivo con il Cdm di venerdì.
"Non male questo fine settimana: giustizia, Sblocca Italia, nomine europee, poi scuola e mille giorni. #Italia riparte#Ciao vacanze". Così, con un tweet pubblicato come spesso accade alle primissime ore del mattino, il premier Matteo Renzi sintetizza il pacchetto di riforme che sarà lanciato dal Governo nel Consiglio dei ministri di venerdì non dimenticando il Consiglio europeo di sabato, dove potrebbe concretizzarsi la nomina del ministro degli Esteri Federica Mogherini a 'lady Pesc'.
Renzi: "Chiare le priorità, non accettiamo lezioni" - ''Ogni tanto qualcuno ci viene a fare la lezione sulle priorità, che noi abbiamo ben chiare''. Lo mette in chiaro il premier Matteo Renzi, nel messaggio che apre il programma della Festa Nazionale dell'Unità, al via mercoledì a Bologna.
Il presidente del Consiglio ricorda l'agenda di riforme del Governo, sottolineando che le priorità ''riguardano complessivamente l'assetto dell'Italia, la sua capacità di fare fronte agli impegni presi'', soprattutto ''nel pieno del nostro semestre di presidenza dell'Unione''. E questo, spiega Renzi, ''è il senso dei mille giorni, che i soliti noti hanno voluto leggere come un rallentamento della nostra azione di cambiamento e invece ne costituisce l'orizzonte, la profondità e l'intensità di un mandato di legislatura''.
Le aspettative che gli italiani ripongono sul Governo sono tali che "corrispondere a questo affidamento non è facile, ma fa tremare i polsi'', ha aggiunto il presidente del consiglio, ricordando la vittoria alle Europee che "ci ha consegnato un'enorme responsabilità" e "il carico di un mandato, di una missione quasi, da più di 11 mln di elettori, ma che vale per tutti".
''I giorni della Festa dell'Unità di Bologna saranno l'occasione per preparare una stagione di governo che sarà difficile e appassionante, perché stiamo cambiando l'Italia''. L'opera di cambiamento andrà avanti ''coinvolgendo e non escludendo'' e ''correndo, ma senza lasciare nessuno indietro''.