"Faremo di tutto per cambiare l'Italia" Lo assicura Matteo Renzi da San Francisco.
"Il rischio dell'Italia - dice il premier - è di città straordinariamente belle ma città del passato. La sfida è trasformare noi stessi gelosi del passato e innamorati del futuro. Da parte nostra - sostiene - faremo di tutto per cambiare l'Italia: per renderla un paese più semplice, con un mercato del lavoro diverso, con una classe politica che sia dimagrita e di cui non vergognarsi. Serve una rivoluzione sistematica in Italia. Se lo facciamo non saremo mai un paese normale ma diventeremo attrattivi ma non bastano le riforme se non ci sono idee".
"Il cambiamento è impossibile con una testa striminzita e ripiegata sul passato. Poi è vero che servono le riforme ma anche le idee e io sono qui ad ascoltarvi. La straordinaria chance è smettere di piangersi addosso, io sono consapevole che alcune cose vanno cambiate in modo violento ma se voi non ci mettete la forza delle vostre idee e il cervello non si va da nessuna parte".
Voi avete raccontato un sacco di storie, un'espressione che in Italia è brutta, è un modo per definire chi racconta balle. L'Italia non sa raccontare la sua storia, non sappiamo che i nostri ingegneri sono i più bravi del mondo, quando lo dico nei talk show passo per matto, dicono che voglio fare la terapia di gruppo. La foto dell' Italia è una foto con qualità straordinarie ma pochi punti di debolezza incredibili da risolvere".
Alcuni momenti della cena a Stanford negli scatti del portavoce di Renzi, Filippo Sensi, pubblicati su Instagram
Renzi parla con Luca Maestri (Apple) e Diego Piacentini (Amazon)
L'ingresso del premier a Stanford