"Penso sia nella responsabilità e nell'interesse di Renzi evitare le macerie. Se non lo fa, non mi sembra una gran vittoria". Lo dice l'ex premier Enrico Letta a Otto e Mezzo su La7. "Il problema - ha aggiunto - è nelle mani del presidente del Consiglio, che sulla riforma elettorale dovrebbe avere, penso, una maggioranza larga".
"La lettera di Renzi è piena di cose condivisibili e interessanti ma non si può mescolare la legge elettorale con le altre politiche del governo, sull'economia, sulla scuola o sul Welfare", ha detto Enrico Letta commentando la lettera di Renzi ai circoli del Pd. "Su questi temi il governo ha l'obbligo di andare dritto anche forzando ma non può applicare lo stesso metodo quando si decidono le regole del gioco. Lo ha detto anche Renzi, la riforma elettorale non va fatta a colpi di maggioranza".
"Mi dimetterò da parlamentare entro le prossime settimane, smentisco le stupidaggini secondo le quali mi dimetterei a settembre per ottenere il vitalizio": lo dice Enrico Letta a Otto e Mezzo, dove spiega: "Ho parlato del 1 settembre perchè, semplicemente, per quella data inizia l'anno accademico" nell'università a Parigi dove Letta ha assunto l'incarico.
"Sulla scuola sono state fatte tante promesse" ma il risultato è che "il 5 maggio abbiamo uno sciopero generale". Così Enrico Letta, torna a parlare a Otto e Mezzo della necessità di separare quella che nel suo libero definisce "realtà percepita e realtà reale.Bisogna stare attenti a ricomporre realtà e percezione, altrimenti- spiega - succedono guai". Di questo, ha spiegato l'ex premier, "intendevo parlare quando ho usato il paragone del 'metadone':non è un'esagerazione ma penso che si possa parlare un linguaggio che gli italiani capiscono per dare un contributo di chiarezza".
"La fortuna aiuta gli audaci e Renzi, che sicuramente è bravo ed audace, ha avuto fortuna", ha detto Enrico Letta, intervistato da Lilli Gruber. Gli è stato chiesto anche di dare un voto all'esecutivo guidato dall'attuale segretario del Pd. "Non sono in grado di dare un voto al governo Renzi" anche perchè il suo avvento "l'ho vissuto sulla mia pelle".