Politica e poesia non sono mai state scisse nella vita di Michael D. Higgins, presidente della Repubblica d'Irlanda oggi a Roma, dopo aver visitato ieri Expo a Milano e incontrato questa mattina il suo omologo italiano, Sergio Mattarella, ospite dell'Ambasciata d'Irlanda per presentare la sua opera poetica tradotta in Italia da Del Vecchio Editore. "L'economia determina l'andamento della politica e la poesia può correggerlo. Dobbiamo riconoscere l'intersezione tra economia, ecologia, etica e cultura" ha detto il presidente-poeta nel suo discorso a Villa Spada che ha preceduto la lettura, in italiano e irlandese, di tre sue poesie "Cathy's song", "Making a new season" e "Beyond the I", tratte dal libro "Il tradimento e altre poesie", curato e tradotto da Enrico Terrinoni.
Intellettuale socialista, pacifista e difensore dei diritti umani, nato in una famiglia di estrazione sociale umile, dalle vicende tormentate anche a causa delle posizioni politiche del padre, che aveva combattuto nella guerra civile, sin da giovane si è impegnato a trasporre in forma letteraria le grida dei poveri e di chi non ha voce. Eletto Presidente della Repubblica d'Irlanda nel 2011 con un consenso stupefacente e senza precedenti, è sempre stato critico verso ogni forma di autoritarismo. "I profondi rapporti culturali tra Italia e Irlanda si riflettono nelle opere di James Joyce. Le opere di Joyce sono un pezzo di Irlanda maturato sotto il sole italiano - ha sottolineato Higgins specificando che "ogni paese dovrebbe imparare a valorizzare di più l'esperienza della ricchezza europea".