Dopo l'addio di Ignazio Marino, in Campidoglio si prepara ad arrivare un "pool-Salva Roma". Una squadra di commissari, in stile mini-giunta, per 'traghettare' la Capitale fino alle prossime elezioni. Per l'Anno Santo si pensa invece a un super regista, e la scelta dovrebbe ricadere sull'attuale Prefetto di Roma Franco Gabrielli, potenziando i poteri che già ha su questa materia. Intanto impazza il totonomi su chi dovrà sostituire come commissario il sindaco dimissionario: tra i papabili, oltre al magistrato-assessore Alfonso Sabella, ci sono i prefetti Mario Morcone, Bruno Frattasi, Luigi Varratta, Angelo Tranfaglia, Riccardo Carpino, Domenico Vulpiani. Ma si parla anche dell'ex comandante generale dei carabinieri Leonardo Gallitelli e dell' ex ministro e fondatore della Comunità di Sant'Egidio Andrea Riccardi, anche se una sua nomina sembrerebbe più difficile perché ci sarebbe bisogno di un cambiamento normativo. Il commissario arriverà in Campidoglio alla fine dei 20 giorni che devono decorrere dal momento della presentazione delle dimissioni del sindaco per renderle irrevocabili.
Sarà il Prefetto Gabrielli a sceglierlo, d'intesa con il governo che lo dovrà confermare chiedendo un decreto al presidente della Repubblica. In pole position sembrerebbe esserci Alfonso Sabella, magistrato 'acchiappamafiosi' nonché assessore alla Legalità della giunta Marino. Le parole pronunciate dal premier Matteo Renzi per più di qualcuno sono suonate come una sorta di endorsement: "E' un ottimo nome, è un magistrato ed ha fatto un grosso lavoro sulla legalità" ha detto il premier , aggiungendo che comunque la scelta del nome sarà prerogativa del prefetto.
Sabella, intanto, a differenza di altri come Raffaele Cantone che si sono già defilati, non ha espresso il suo niet all'eventualità di quest'incarico. Ma il commissario non sarà solo al comando. Dalla prefettura fanno sapere che dovrà essere affiancato da almeno 4-5 subcommissari, una soluzione non menzionata nel Testo unico di legge sugli Enti locali (Tuel) ma da tempo entrata nella prassi.
Il "pool" dei subcommissari, secondo le ipotesi circolate nelle ultime ore, sarebbe rafforzato con l'ingresso di alcuni elementi della giunta capitolina. Questo per dare una sorta di continuità all'amministrazione comunale alla prova del Giubileo. A quanto si apprende, potrebbero essere chiamati 'alle armi' le new entry del team di Marino, ovvero quegli assessori voluti dal Pd nel rimpasto di luglio per imprimere la svolta alla giunta: tra questi il deputato dem Marco Causi, esperto in bilancio, il senatore anti-No Tav Stefano Esposito, assessore ai Trasporti e Marco Rossi Doria, titolare della delega Scuola.
Contro l'ipotesi di 'politici-commissari' tuona Giorgia Meloni, leader di FdI che chiede a Renzi di smentire certe indiscrezioni. Per gestire in modo capillare la Capitale è in campo anche l'ipotesi di nominare i 15 presidenti dei Municipi come sub-commissari territoriali. Un'idea avanzata dallo stesso Sabella. Si pensa inoltre anche all'arrivo di dirigenti da altri Comuni per sorvegliare la complessa macchina burocratica del Campidoglio e in particolare quei dipartimenti su cui aleggia ancora l'ombra di Mafia Capitale e delle infiltrazioni criminali. Per il Giubileo, invece, "si pensa ad una gestione separata, ovvero un altro commissario", una figura di super regista che coordini tutto il dossier Anno Santo. Un ruolo che dovrebbe essere ricoperto dal prefetto Franco Gabrielli. Insomma quel che è certo è che ci si prepara a far di tutto per evitare un blocco burocratico e la paralisi della città.