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Riforme, alla Camera raggiunte le firme per la richiesta del referendum. Opposizioni in prima linea

Pd, lo faremo anche noi ma non è gara. Renzi,non si vota su di me

E' stato raggiunto, alla Camera dei deputati, il quorum per la richiesta del referendum popolare sulle riforme costituzionali. Le opposizioni (M5S-FI-Lega-Sinistra Italiana), a quanto si apprende da fonti parlamentari, hanno infatti raccolto le firme di 166 deputati. Il quorum richiesto era di 126 deputati, pari a 1/5 dell'assemblea di Montecitorio. Una volta che gli uffici della Camera certifichino le firme raccolte il proponente del referendum (il deputato M5S Danilo Toninelli che ieri aveva inviato a nome di tutti gruppi la lettera per l'avvio delle procedure alla presidente Laura Boldrini) e i tre delegati Stefano Quaranta (SI), Roberto Occhiuto (FI) e Cristian Invernizzi (Lega) si recheranno in Cassazione per il deposito delle firme. L'orario previsto era quello delle 13.

 La consultazione verrà chiesta anche dal Pd. "Il voto - è tornato a  dire ieri in serata Matteo Renzi - non riguarda il governo ma il rendere il sistema più semplice. Il voto sulla persona non c'entra", spiega il capo del governo ribadendo che, "a differenza di altri, io se perdo vado a casa". "Abbiamo preferito che le opposizioni presentassero la richiesta e poi faremo la nostra: per noi decidono i cittadini, il referendum è indispensabile", sottolinea invece il capogruppo alla Camera Ettore Rosato sgombrando ogni dubbio sul fatto che, da parte di chi ha voluto il ddl Boschi, non ci sia alcuna richiesta di referendum. Del resto, come recita l'articolo 138 della Costituzione, la domanda va inoltrata entro 3 mesi dalla pubblicazione della legge in Gazzetta ufficiale: c'è tempo, quindi, fino al 15 luglio.

Quasi parallelamente il Comitato per il No presentava in Cassazione la 'propria' richiesta di referendum, contando di arrivare, entro i 3 mesi, alle 500mila firme necessarie. Occorre che la richiesta "sia frutto di una mobilitazione di base dei cittadini che vogliono opporsi allo scempio della Costituzione", avverte il Comitato guidato dal professor Alessandro Pace.

Domani la maggioranza depositerà in Cassazione, a quanto si apprende, la richiesta di referendum sulla riforma costituzionale. Le firme saranno raccolte in mattinata tra i parlamentari mentre la richiesta sarà depositata nel pomeriggio. 

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