Resta ancora alto il dibattito dopo la storica approvazione delle Unioni Civili. Le opposizioni sono ancora sul piede di guerra. Parte del centrodestra ribadisce la volontà di proporre un referendum abrogativo almeno dia lcune parti della norma e fa ancora discutere l'utilizzo della fiducia da parte del governo. Intanto si tornano a porre questioni sulla sostenibilità economica del provvedimento con gli avvocati cattolici a sollevare il nodo delle pensioni di reversibilità.
In difesa della nuova legge si schiera la presidente della Camera Laura Boldrini. "Quella sulle unioni civili - dice la presidente della Camera - era una legge che si aspettava da molto tempo. Io penso che sia sempre una bella scelta dare diritti a chi non ne aveva. Abbiamo fatto qualcosa di utile e reso giustizia a tanti nostri concittadini che non potevano vivere di altri, e che quindi erano discriminati". E, per quanto rigaurda la scelta della fiducia, la Boldrini evidenzia che: "La fiducia è una prerogativa del governo, che ha deciso di porla" sulla legge per le Unioni civili "giudicando il provvedimento politico", poi "si può discutere sull'opportunità o meno, ma tutti abbiamo rispettato le regole".
I dubbi degli avvocati cattolici - "Unioni civili e reversibilità, questioni che rischiano di creare una profonda divisione nel Paese. Nel momento in cui il governo ha iniziato a parlare di revisione della quota percentuale della reversibilità tra coniugi a causa della quasi insostenibilità delle voci di spesa Inps su questo tema, si fa una legge sulle unioni civili ove si inserisce un sistema di reversibilità e welfare tra conviventi che non tiene conto delle coperture finanziarie nel breve periodo, per non parlare del medio lungo termine": lo ha dichiarato il presidente dell'Ainc (Associazione italiana notai cattolici), Roberto Dante Cogliandro, nel corso del Giubileo del Notariato, che si è aperto stamane al Serafico di Assisi. "Allo stesso tempo - ha aggiunto - appare invece necessario promuovere maggiori interventi per le famiglie che rappresentano il fulcro della nostra società nella quale i notai devono accogliere la sfida del cambiamento per poter rappresentare a pieno le trasformazioni economiche e patrimoniali in atto". Il Giubileo del Notariato si è aperto stamane con il saluto del Papa, letto dal vescovo Domenico Sorrentino, nel quale si sottolinea la necessità di coniugare scienza e morale, professione e fede.