Uno spot, con tanti volti noti, da Richard Gere a Susan Sarandon per aiutare i 50 mila senza dimora che vivono in Italia: è quanto presenta nella giornata contro la povertà l'associazione "fio.PSD", che attraverso la propria campagna di sensibilizzazione si dice certa che l'obiettivo #HomelessZero è possibile: "Moltissimo è stato fatto - ha evidenziato Cristina Avonto, presidente della fio.PSD - ma ancora tanto possiamo fare insieme. L'avviso pubblicato dal ministero delle Politiche sociali rappresenta un momento fondamentale nella lotta alla povertà che da 30 anni stiamo conducendo: mai compleanno avrebbe potuto essere celebrato meglio".
Ecco lo SPOT
Le Linee di indirizzo, i dati raccolti con la collaborazione di tutti ed elaborati da Istat sono "risultati prima quasi impensabili, che oggi sono realtà e che hanno guidato nella stesura di questo avviso. La grave povertà è diventata uno dei temi che a pieno titolo entrano nell'agenda politica, in questo grande disegno che è il Piano Nazionale di Lotta alla Povertà voluto dal ministro Poletti".
Al video "Io sono con #HomelessZero", hanno prestato il loro volto tra gli altri, gli attori Richard Gere, Susan Sarandon, Iain Glen, Claudio Santamaria, Enrico Brignano, Maria Grazia Cucinotta, Sabrina Impacciatore, Primo Reggiani, Nicolas Vaporidis, Fabio De Luigi e molti altri. "Simbolicamente gli attori "imprimono" sul loro braccio l'immagine della campagna, a prova dell'impegno preso nei confronti di una problematica che non può passare inosservata, ma che lascia il segno sul corpo e nell'anima di chi purtroppo è costretto a vivere per strada".
"Oggi - ha concluso la Avonto - abbiamo molti strumenti in più nella nostra cassetta degli attrezzi, oggi possiamo davvero raccogliere questa opportunità per incidere in modo significativo sulla situazione dei senza dimora, oggi possiamo offrire loro una speranza concreta, reale, oggi possiamo offrire loro una casa, un posto sicuro, calore e un sorriso verso il futuro. Non la sprecheremo questa opportunità - ha concluso - anzi la moltiplicheremo quanto più sarà possibile perché la speranza è contagiosa".