"L'Europa della pace, della democrazia, della libertà, del rispetto delle identità culturali, è stata la grande risposta agli orrori del Novecento, dei quali le foibe sono state una drammatica espressione". Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio per il Giorno del Ricordo letto nell'Aula di Montecitorio. "Un impegno che, a 70 anni dal Trattato di Pace che mise fine alla tragica guerra scatenata dal nazifascismo, non può venire mai meno per abbattere per sempre il fanatismo, padre della barbarie e della crudeltà che si nutrono dell'odio".
"Le cicatrici dei feroci crimini nella Seconda Guerra Mondiale, che nel dopoguerra si tradussero anche in una strage di italiani, e che si accompagnarono alle sofferenze di decine di migliaia di famiglie costrette ad abbandonare case e lavoro nella zona di Trieste, in Istria, a Fiume e nelle coste dalmate, costituiscono parte della nostra storia. L'Italia, con la sua accoglienza, ha testimoniato con forza ai propri Concittadini, originari delle terre del 'confine orientale' - sostiene Mattarella - e vittime delle dure conseguenze del conflitto mondiale, la solidarietà e la vicinanza alla tragedia che hanno subito".
"Ai familiari delle vittime, ai sopravvissuti di quegli anni, ai loro familiari, rinnovo i sentimenti di fratellanza della Repubblica. Reiterare la memoria di quei fatti, contribuire ad una lettura storica corretta e condivisa è il contributo prezioso di tante associazioni degli esuli e delle comunità giuliano-dalmate e istriane, base di una autentica riconciliazione che allontani per sempre la sofferenza delle spaventose violenze del passato, delle criminali pulizie etniche, dei lutti indelebilmente impressi nelle nostre comunità", dice ancora il Capo dello Stato.