I genitori di Giulio Regeni, Claudio e Paola, rivolgono un appello a Papa Francesco: nel corso della sua visita in Egitto, il 28 e 29 aprile prossimi, affronti la vicenda del ricercatore torturato e ucciso. "Siamo sicuri - ha detto Paola Regeni in una conferenza stampa al Senato - che il papa non potrà in questo viaggio non ricordarsi di Giulio, unendosi alla nostra richiesta concreta di verità per avere finalmente la pace".
Il 28 aprile prossimo, alle 14 ora locale, papa Francesco al Cairo renderà visita al grande imam di Al-Azhar e subito dopo il Papa e il grande imam terranno ognuno un discorso ai partecipanti alla Conferenza internazionale sulla pace. E' un appuntamento di grande rilievo nel viaggio del Papa in Egitto, confermato oggi per il 28 e 29 aprile e di cui il Vaticano ha appena pubblicato il programma. Il 29 invece papa Francesco celebrerà una messa.
E' passato oltre un anno dal ritrovamento del corpo di Giulio Regeni al Cairo, "14 mesi surreali - dicono i genitori Claudio e Paola in una conferenza stampa al Senato - e pieni di dolore, che ci hanno obbligato a non abbassare mai la guardia" e nei quali dall'Egitto non sono ancora arrivate risposte soddisfacenti per l'individuazione degli assassini del giovane ricercatore. "Esigiamo la verità - aggiunge la mamma di Giulio - abbiamo diritto alla verità per la nostra dignità, ma anche per poter guardare a testa alta negli occhi i tanti giovani che in questi mesi ci hanno scritto e ci sono stati vicini". Servono dunque "azioni - proseguono i genitori di Giulio - da parte delle istituzioni italiane ma anche europee. Italia e Europa devono essere al nostro fianco", altrimenti, prosegue Paola Regeni, "se non andranno avanti nella ricerca della verità, che esempio daranno ai giovani dei valori dell'Unione Europea?".