"Sono deluso e arrabbiato. A 44 anni dalla strage che ha provocato la morte dei miei fratelli (nel rogo di Primavalle morirono i fratelli Stefano e Virgilio Mattei, figli dell'allora segretario della locale sezione dell' Msi, ndr), ci sono ancora procedimenti aperti. Non c'è una sentenza definitiva che individui i mandanti. Non c'è mai stata la giusta condanna degli assassini di Virgilio e Stefano. E sono offeso dalla politica che ha assunto e pagato Achille Lollo". Lo dice Giampaolo Mattei al settimanale 'OGGI' dopo la scoperta che Lollo ("Fu lui a versare benzina sotto la nostra porta") firma articoli per un sito registrato a nome di Alessandro Bianchi, stretto collaboratore di Alessandro Di Battista.
"Alessandro Di Battista mi ha telefonato - sostiene -, scusandosi. Mi ha detto che Bianchi 'è un ragazzo'. Che non sapeva del passato di Achille Lollo. Che lui non sapeva del sito di Bianchi". Conclude Mattei: "Le telefonate di scuse non mi servono… Achille Lollo è un uomo libero, può fare il giornalista, l'opinionista... D'altronde tutti gli assassini degli Anni di Piombo oggi sono professori e intellettuali. Sono stati accolti da varie associazioni e lavorano e vivono bene nonostante gli ergastoli mai scontati. Non sono loro a infastidirmi ma i politici che hanno permesso questo, che hanno dimenticato le vittime premiando i carnefici. Oggi - conclude - c'è il 'non so' del Movimento 5 stelle, ieri c'era l'associazione Soccorso Militante Rosso di Dario Fo e Franca Rame"