Ancora acceso il dibattito politico su Bankitalia e la mozione Pd. In un'intervista all'Avvenire di domani, il leader del Pd Matteo Renzi dice: "Qualsiasi nome il premier farà, non ci saranno problemi. Anche se dovesse confermare Visco. Prenderò atto della decisione". "Ci hanno chiamato eversivi - ha detto poi durante un'intervista alla festa del Foglio a Firenze - ma noi siamo quelli che fanno battaglie a viso aperto; poi chi deve decidere decida, perché le regole sono queste". Per molti aspetti - ha detto in un altro passaggio - tornare a Palazzo Chigi sarebbe importante, perché "ti accorgi che da lì puoi incidere davvero. Quindi sì sarebbe importante ma non sono così desideroso di tornarci da sacrificare le idee e le cose che ho fatto in questi anni". "Non dirò che sulle banche va tutto bene, ad esempio", ha aggiunto il segretario del Pd
"Non alimenterei ulteriori polemiche, perché il punto essenziale adesso è la decisione del governo", afferma il ministro degli Esteri, Angelino Alfano: c'è "l'autonomia della Banca d'Italia e al tempo stesso la possibilità, il diritto delle forze politiche di dire la propria opinione. Non è una enclave la Banca d'Italia, della quale e sulla quale non si può discutere".
"Renzi è irresponsabile perché pensa di fare campagna elettorale, inseguendo inutilmente i grillini, su un tema delicato come il risparmio dei cittadini". Lo ha detto, a Potenza, il coordinatore nazionale di Mdp, Roberto Speranza. "Non si può - ha aggiunto - gettare così nel fango un'istituzione come Banca d'Italia".
Secondo il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, Bankitalia "deve cambiare ma deve cambiare anche chi ora punta il dito" contro Ignazio Visco "perché negli ultimi anni in molti hanno dormito, da Monti a Letta a Renzi, se non hanno fatto di peggio. Visco ha fallito perché doveva controllare, ma i precedenti governi hanno fatto di peggio", ha detto Salvini.
"Mi auguro che il governo proceda rapidamente a un adempimento importante, anche per dare un segnale di stabilità ai mercati", commenta Pier Ferdinando Casini, presidente della Commissione bicamerale di inchiesta sul settore bancario. "La nomina - ha aggiunto - dipende dal governo. Io non voglio in alcun modo interferire perché in questo Paese uno dei grandi problemi è che ciascuno fa il lavoro degli altri. Il governo ha questa responsabilità: mi auguro che la adempia rapidamente". "La commissione - ha detto ancora - deve indagare su quello che non ha funzionato. Certo, se le cose fossero andate lisce non si sarebbero istituite commissioni d'inchiesta per capire i ritardi, i problemi, anche connessi alla vigilanza". "E' chiaro - ha rimarcato - che qualcosa non ha funzionato però è importante che il lavoro della commissione sia rigoroso e si basi su presupposti certi, non su chiacchiere".
"Vedrete che alla fine Visco rimarrà a capo di Bankitalia, perché questi signori hanno interesse a mantenere lo status quo", ha dichiarato Luigi Di Maio, in una delle tappe del tour siciliano del Movimento 5 Stelle che lo vede a fianco del candidato alla presidenza della Regione Giancarlo Cancelleri. "Quando Renzi era al governo - ha detto Di Maio - ha favorito le banche, a partire da quella del padre della ministra Boschi. Ora che non è più al governo fa il grillino. Ma il suo gioco delle tre carte non è più credibile".