Botta e risposta a distanza tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi sul lavoro dopo i dati sull'occupazione diffusi dall'Istat. I dati sull'occupazione giovanile - ha detto il leader di Forza Italia a Radio Anch'io - riguardano soprattutto i contratti a termine, con noi al governo toglieremo il jobs act che ha dato spinta solo ai lavori a scadenza. Poi in serata il cav fa retro marcia: 'Io non ho mai detto di voler abolire il jobs act. Penso che questa sia stata una cosa interna alla coalizione che oggi è superata".
"Prendo atto che la campagna elettorale spinga gli avversari a cambiare il loro modo di comunicare, con stupidaggini che non vale la pena di commentare. In realtà è la sinistra che ha lasciato in eredità una disoccupazione più alta - ha detto Berlusconi - una pressione fiscale più alta e un numero di migranti più alto, non so come possano accusare il mio governo".
"Sarà contento il nordest, il mondo produttivo - è stata la replica a stretto giro di Matteo Renzi a 'Circo Massimo' su Radio Capital - vorrei vedere che ne pensano gli imprenditori di tornare al mondo del lavoro del passato".
Da Renzi è arrivato anche un appello a LeU: "In Lombardia e nel Lazio - ha evidenziato - abbiamo due ottime candidature: spero che Grasso faccia convergere il suo movimento su queste due ottime persone".
E ancora: "Non facciamo la campagna elettorale sul canone: il Pd punta a tornare a Palazzo Chigi - ha detto Renzi - non alla guida di Agicom". "La questione del canone mi serve per lanciare il tema dell'evasione fiscale con Berlusconi e Salvini".