'La scelta di Mattarella è incomprensibile. Allora inutile votare, governi li decidono sempre gli stessi'. Così il leader M5S Luigi Di Maio su Fb commenta l'esito della crisi di Governo. 'Avevamo espresso Conte come presidente del consiglio, avevamo una squadra di ministri, eravamo pronti a governare e ci è stato detto no perché il problema è che le agenzie di rating in tutta Europa erano preoccupate per un uomo che andava a fare il ministro dell'Economia. Allora diciamocelo chiaramente che è inutile che andiamo a votare tanto i governi li decidono le agenzie di rating, le lobby finanziare e bancarie, sempre gli stessi". "Sono stato grande stimatore Mattarella ma questa scelta è incomprensibile". Lo ha detto il leader M5s Luigi Di Maio nel corso di una diretta su Facebook.
"Per noi l'Italia è sovrana: se si vuole impedire un governo del cambiamento allora ce lo devono dire chiaramente. Sono molto arrabbiato". Così il leader M5s Luigi Di Maio in una dichiarazione su Fb dove aggiunge: "stiamo lavorando da decine e decine di giorni, dalla mattina alla sera, per assicurare un governo a questo Paese: ma la verità è che stanno facendo di tutto per non mandare il M5s al governo di questo paese". "In questo Paese puoi essere un criminale condannato, un condannato per frode fiscale, puoi essere Alfano, puoi avere fatto reati contro la pubblica amministrazione, puoi essere una persona sotto indagine per corruzione e il ministro lo puoi fare ma se hai criticato l'Europa non puoi permetterti neanche di fare il ministro dell'Economia in Italia. Ma non finisce qui".
Di Maio rivela composizione "squadra" governo - "Questa era la squadra che poteva giurare al Quirinale". Luigi Di Maio svela in diretta Fb quella che avrebbe potuto essere la "squadra" di un governo tra M5s e Lega. Con Giuseppe Conte alla presidenza del consiglio, Di Maio e Salvini avrebbero avuto il ruolo di vicepresidenti e rispettivamente l'incarico allo Sviluppo economico e agli Interni. Paolo Savona sarebbe andato all'economia. Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio sarebbe stato Giancarlo Giorgetti. Per Di Maio era previsto anche l'incarico al ministero del Lavoro e affari sociali. Quanto ai ministeri: ai rapporti con il Parlamento: Riccardo Fraccaro; alla Pa: Giulia Bongiorno; agli Affari regionali ed autonomie: Enrica Stefani; al Sud: Barbara Lezzi; al ministero per la Disabilità: Lorenzo Fontana; agli Esteri: Luca Giansanti; alla Giustizia: Alfonso Bonafede; alla Difesa: Elisabetta Trenta; alle Politiche agricole: Gianmarco Centinaio; alle Infrastrutture: Mauro Coltorti; all' Istruzione: Marco Bussetti; ai Beni culturali e turismo: Alberto Bonisoli; alla Salute: Giulia Grillo.