Non doveva essere l'argomento sul tavolo al Colle, e non lo è stato. Ma nell'incontro tra il vicepremier Matteo Salvini e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella un convitato di pietra è comparso, ed è la vicenda della sentenza della Cassazione sui fondi della Lega. Salvini si è recato al Quirinale consapevole che l'argomento molto difficilmente sarebbe stato trattato. Già il 7 luglio scorso, quando il Colle aveva diramato la nota in cui si annunciava che Mattarella avrebbe ricevuto il leader della Lega questa mattina, era stato esplicitamente precisato che il tema dei fondi del partito non sarebbe stato toccato né, dopo gli attacchi arrivati nei giorni precedenti dai leghisti, sarebbero state sul tavolo considerazioni o valutazioni su decisioni della magistratura.
Ma Salvini, arrivato al Quirinale, ha scelto comunque di sfiorare il tema, pur senza fare alcun riferimento alla magistratura. Il leader della Lega, a quanto si apprende da fonti parlamentari, avrebbe infatti sottolineato al capo dello Stato che, con la sentenza della Cassazione, per il partito si pone un problema di praticabilità democratica. Avrebbe insomma posto il problema delle conseguenze della sentenza per un partito che sondaggi e ultime tornate elettorali danno in costante ascesa. Un partito che, oggi, rischia di trovarsi senza soldi. Parole, quelle di Salvini, alle quali Mattarella avrebbe reagito semplicemente prendendone atto e senza entrare, in alcun modo, nel merito.