"La nave Sea Watch è bloccata nel porto di Malta, la nave Open Arms in attesa di ripartire da Barcellona, la Acquarius a Marsiglia. Salvini ha vinto: in questo momento non ci sono navi di Ong in missione di soccorso nel Mediterraneo. Sapete quanto ci costa tutto questo? 564 morti nel solo mese di giugno, erano stati solo 8 nel mese di maggio e con questi sono quasi 1000 dall'inizio dell'anno. È questo il costo in termini di vite umane della chiusura dei porti del governo italiano". Lo afferma in una nota Erasmo Palazzotto di Liberi e Uguali chiedendo se "davvero possiamo pagare questo prezzo" e "permettere che l'Italia passi alla storia come responsabile di questo genocidio e voltarci dall'altra parte".
"Veramente qualcuno può pensare che il problema di questo Paese - prosegue l'esponente di Leu - siano le 16mila persone che sono arrivate dall'inizio dell'anno e non la barbarie ed il cinismo di chi ci governa? Mi rifiuto di credere che questo paese non riesca a vedere cosa sta accadendo o peggio che sia diventato un paese razzista e xenofobo, un Paese che ha perduto la sua umanità. Venerdì, se tutto va bene, salperemo con la Open Arms da Barcellona per tornare in quel maledetto tratto di mare dove sta naufragando anche la nostra civiltà. Per salvare vite umane e con esse - conclude Palazzotto - anche noi stessi.
Perché la Storia non vi assolverà per i vostri crimini, ma testimonierà che noi c'eravamo e che vi abbiamo combattuto con ogni mezzo a nostra disposizione".