Il leader della Lega Salvini a tutto campo all'attacco del governo. Con l'accusa in una lettera al Corriere di non aver condiviso informazioni su 'elementi allarmanti' sugli effetti del covid. E da Cernobbio con un affondo sulla mancanza di certezze: 'questo Paese rischia di morire di non decisione', dice Salvini, che si augura il governo non arrivi fino in fondo e parla di caos sul fronte scuola, definendo poi i ministri Azzolina e Manfredi 'due fantasmi'. Quanto alle Regionali, l'obiettivo è il 7 a zero: 'i risultati saranno sorprendenti anche in Campania', assicura Salvini.
"Mi auguro che questo governo non arrivi fino in fondo. Stiamo usando questo periodo di opposizione per lavorare , allargare e studiare". Lo ha detto Matteo Salvini al Forum Ambrosetti a Cernobbio e aggiunge: "Questo Paese rischia di morire di non decisione. Non puoi avere al governo uno che dice sì e uno che dice no. Mi auguro che L'Italia torni a decidere. Il Paese scelga qualcuno che si prende la responsabilità di scegliere".
Sulla questione della gestione della pandemia, a Salvini ha replicato il ministro della Salute, Roberto Speranza: "Il governo non ha mai disposto alcuna secretazione su alcun atto, è stata una scelta del Cts perchè si trattava di un documento con ipotesi molto variegate, per non diffondere allarme per un verso ma anche perche il range di potesi al vaglio era molto ampio. Non intendo seguire i leader dell'opposizione sul terreno dello scontro. L'epidemia è cosi enorme da non meritare un dibattito che non è all'altezza", ha aggiunto.
Speranza poi ha aggiunto: "La lettera di Salvini è sbagliata perchè divide l'Italia e dà l'idea di un leader piccolo che mette dinanzi gli interessi di parte rispetto a quelli del paese".
"Lo studio del Cts, a me, alla metà di febbraio, è stato presentato dal delegato delle Regioni. Questo studio è stato fatto dal Cts e dentro il Cts c'è una rappresentanza delle Regioni e la persona che me lo ha presentato è un esponente della principale Regione del nostro paese in termini di abitanti che, come è noto, non appartiene alle forze che sostengono il nostro governo". Lo ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza alla Festa del Fatto Quotidiano. "La posta in gioco è cosi alta - ha aggiunto - che non possiamo metterci a fare giochetti sullo scarico di responsabilità".
"Le risorse sono fondamentali e dobbiamo chiederle: da dovunque vengano i soldi, se impiegati per il Ssn è una spesa giusta che va difesa. Con Conte e Gualtieri siamo convinti che la salute deve essere il primo capitolo dei nostri investimenti, è la mattonella fondamentale per la ricostruzione del paese", ha precisato Speranza.
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