VERONA - "L'arte dell'innovazione" è il tema-guida delle otto sessioni del Forum Eurasiatico, oggi e domani a Verona. L'appuntamento, che raduna 600 aziende provenienti, oltre che dall'Italia, anche dai Paesi Ueea (Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia, Kirghizistan), Cina, India, Corea del Sud e Azerbaijan, con oltre 60 relatori, è organizzato dall'Associazione Conoscere Eurasia, dalla Fondazione Roscongress e dal Forum economico internazionale di San Pietroburgo in collaborazione con Intesa Sanpaolo, Gazprombank, Region Group e Visa Handing Services.
"Queste sessioni - ha spiegato Antonio Fallico, presidente di Conoscere Eurasia e di Banca Intesa Russia - si prefiggono, certamente, di incrementare il business, ma anche di ribadire l'urgenza di ravvivare un dialogo costruttivo con la Federazione Russa e l'Unione Economica Eurasiatica, oltre ogni retorica". Fallico, in apertura del Forum, accennando alle forti tensioni geopolitiche che segnano questo evento, ha ricordato che il Presidente Vladimir Putin nel corso della conferenza stampa al vertice Brics ha sottolineato che La Federazione Russa dà il benvenuto a tutti quelli che vogliono lavorare con essa e vuole ricercare punti di contatto per risolvere insieme i problemi globali con cui si confrontano la Russia, gli Stati Uniti e tutto il mondo. "Questo Forum, che è la sede permanente di riferimento per l'Italia, l'Europa e l'Eurasia, riapre la porta del dialogo" ha spiegato Fallico.
In queste due giornate, rappresentanti politici e diplomatici di Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Kirghizistan, responsabili dell'economia e della finanza di Italia, Europa ed Eurasia sono insieme per promuovere e sviluppare un nuovo dialogo politico e una visione innovativa delle relazioni economiche, che passa anche attraverso un nuovo approccio che va dal "Made in" al "Made with". Anche da Romano Prodi è arrivato un appello: "Senza un accordo tra Russia e Stati Uniti non si riuscirà ad arrivare alla pace in Siria e in qualche modo a una tregua in Medio Oriente. E questa è un'ammissione automatica della debolezza dell'Europa". L'ex premier e presidente della Commissione Ue ha aggiunto che "nei rapporti con la Russia assistiamo a un progressi.
Nella sessione di apertura è intervenuto il presidente e Ceo di Rosneft, Igor Sechin. Il leader della più grande compagnia petrolifera del mondo ha parlato dell'attuale situazione del mercato energetico: "L'eccesso di offerta mondiale di petrolio terminerà nel prossimo anno e mezzo con il prezzo che sarà superiore ai 55 dollari per barile". "Il mercato si sta sviluppando in maniera economicamente sostenibile - ha spiegato - ed entro il 2040 il fabbisogno potrebbe crescere di almeno 40milioni di barili al giorno, con una domanda di risorse che potrebbe superare di 4 volte quelle estrattive dell'Arabia Saudita. La Russia potrà aumentare l'estrazione di petrolio di 200 milioni di tonnellate l'anno". "La cooperazione con l'Asia crea nuove possibilità in Europa. Secondo le nostre stime, Rosneft potrebbe offrire progetti per 100 miliardi di dollari, creando ponti energetici tra Russia, Asia e Pacifico" ha concluso Sechin. A causa delle sanzioni ci sono 32 miliardi di euro di commesse italiane in stand by; in molti casi si tratta di contratti già firmati anche dai partner russi. E i relatori intervenuti nella prime sessioni del Forum Eurasiatico hanno ribadito che nonostante la congiuntura geopolitica l'area eurasiatica è più strategica che mai per l'industria e le Pmi italiane. In occasione della giornata inaugurale del 5/o Forum Eurasiatico di Verona è stato assegnato al presidente emerito di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, il "Premio Protagonista", conferito dal Forum Eurasiatico e dall'Associazione Conoscere Eurasia alle personalità che si sono contraddistinte per aver sviluppato il dialogo e le relazioni con la Federazione Russa.
In collaborazione con:
Forum Eurasiatico