Giorgio Napolitano lascia il Quirinale a 89 anni: nella storia della Repubblica è l'unico politico che abbia ricoperto una carica istituzionale in un'età così avanzata. Per trovarne un altro così bisogna arrivare a Tel Aviv, dove Shimon Peres ha esercitato il ruolo di capo dello Stato fino a 91 anni . Tutti gli altri presidenti della Repubblica hanno lasciato l'incarico prima di Napolitano. Sandro Pertini, quando uscì dal Quirinale, aveva 88 anni, Carlo Azeglio Ciampi 86, Luigi Einaudi 81, Oscar Luigi Scalfaro appena 76 Nonostante l'allungamento dell'età media e dell'aspettativa di vita, gli over 80 in politica sono piuttosto rari da incontrare: quando ci si avvicina a quell'età o ci si è ritirati (vedi Arnaldo Forlani ) o si mantiene un ruolo da grande saggio (Pietro Ingrao, Stefano Rodotà). Dopo l'addio di Napolitano, sul campo della politica attiva il più anziano ancora in servizio sarà Ciriaco De Mita: l'ex segretario della Dc, 87 anni a febbraio, è dall'anno scorso sindaco di Nusco, il paese dell'Irpinia dove è nato e dove si e trasferito da qualche anno.
Ugualmente sempre in prima linea è il leader dei radicali Marco Pannella: a 84 anni e nonostante un intervento chirurgico sui vasi cardiaci e le cure chemioterapiche per un tumore continua impavido nelle sue battaglie e nei suoi digiuni per l'amnistia. Avviato sulla stessa strada di questi "grandi vecchi" della politica italiana c'è ovviamente Silvio Berlusconi, 79 anni a settembre e nessuna voglia di farsi da parte. Per trovare altri politici così longevi bisogna tornare al passato. Amintore Fanfani, leader democristiano degli anni '50, '60 e '70, diventò presidente del consiglio a 79 anni (era il 1987), tuttora un record; poi fu ministro del Bilancio nel governo De Mita fino a 81 anni e infine guidò la commissione Esteri del Senato fino a 86 anni. Altro protagonista della politica anche nell'età senile è stato Giulio Andreotti: nel 2001, a 82 anni, fonda il partito "Democrazia Europea" insieme a Sergio D'Antoni, e nel 2006, a 87 anni, accetta di candidarsi alla presidenza del Senato con il centrodestra (viene sconfitto da Franco Marini).
In anni ancora più lontani, il liberale Vittorio Emanuele Orlando nel 1952 , a 92 anni condusse una battaglia contro la legge elettorale voluta da De Gasperi, la cosiddetta "legge truffa".