Speranza, comunità, bene comune. Le parole chiave del discorso di Sergio Mattarella fanno risaltare la sua provenienza di politico di scuola cattolico-democratica e danno qualche indicazione su come sarà il suo settennato.
1) SPERANZA: è la parola ripetuta con più frequenza, ben dieci volte. Oggi, spiega Mattarella al Parlamento, bisogna dare al Paese "un orizzonte di speranza". "L'impegno di tutti deve essere rivolto a superare le difficoltà degli italiani e a realizzare le loro speranze", è il suo ammonimento.
2) UNITA' NAZIONALE: ha un'importanza centrale nel programma di Mattarella per il suo settennato. La difesa della unità si collega anche all'obiettivo di ridestare negli italiani la fiducia: "Poiché questa speranza non rimanga un'evocazione astratta occorre ricostruire quei legami che tengono insieme la società"
3) POVERTA' La crisi economica viene continuamente evocata da Mattarella per spronare i leader politici a combatterla. "La lunga crisi ha inferto ferite al tessuto sociale del nostro Paese, ha aumentato le ingiustizie, ha generato nuove povertà, ha prodotto emarginazione e solitudine".
4) COMUNITA': Quando parla di giovani Mattarella chiede loro di non limitarsi all'indignazione ma di dare "un contributo positivo al nostro essere comunità". Non a caso l'idea della comunità è un valore fondante della cultura cattolica. Mattarella ne parla anche alla fine del discorso quando dice di augurarsi che il popolo italiano "si senta davvero comunità e che cammini con nuova speranza verso un futuro di serenità e pace".
5) BENE COMUNE: Altro concetto chiave del Mattarella pensiero. "Condizione primaria per riaccostare gli italiani alle istituzioni è intendere la politica come servizio al bene comune, patrimonio di ognuno e di tutti"
6) COSTITUZIONE: Citata sette volte nel discorso. Ma Mattarella dà il suo via libera alla riforma della Carta: "La democrazia non è una conquista definitiva ma va inverata continuamente, individuando le formule più adeguate al mutamento dei tempi"
7) ARBITRO: Mattarella si presenta subito come un moderatore super partes. "All'arbitro compete la puntuale applicazione delle regole. L'arbitro deve essere - e sarà - imparziale"
8) MAFIA: Segnato dall'omicidio del fratello Piersanti nel 1980, Mattarella fa subito intendere che da presidente darà il massimo sostegno alla lotta alla mafia, che è diventata "un cancro pervasivo che distrugge le speranze"
9) CORRUZIONE: L'altra emergenza citata da Mattarella. "Ha raggiunto livelli inaccettabili, divora risorse che potrebbero essere destinate ai cittadini.
10) NO GUERRE RELIGIONE: "Va condannato e combattuto chi strumentalizza a fini di dominio il proprio credo, violando il diritto fondamentale alla libertà religiosa. Considerare la sfida terribile del terrorismo fondamentalista nell'ottico dello scontro tra religioni sarebbe un grave errore".