Se ne è andato il 9 settembre del 1998. Erano le 8 di mattina, di una triste giornata per la musica. Dalla famiglia la consegna del silenzio. Poi il bollettino medico.
Alle 10,34 il flash dell’ANSA: "LUCIO BATTISTI E’ MORTO".
La notizia, inaspettata, si diffonde in un attimo.
Un groppo in gola. Insieme a lui si era spento anche qualcosa dentro. Radio e televisioni rivoluzionano i palinsesti. Redazioni dei giornali alla ricerca ardua di qualche dettaglio. Internet preso d’assalto, quel giorno un milione di accessi sul sito dell’ANSA. Il suo canto libero si propaga dalle radio. I tg della sera gli tributano l’apertura.
Dopo un esilio volontario era tornato in tv, ma non come lo avevamo sognato.