Ecco, in pillole, il programma dei candidati a sindaco di Roma: dalle piste ciclabili alle unoni gay, dalle municipalizzate alla sicurezza fino al punto dolente del risanamento dei conti e della trasparenza.
SICUREZZA, DECORO E PERIFERIE - Alfio Marchini prevede droni e videocamere per garantire sicurezza in città e mail certificate per rendere più agevole e tempestivo pagare le multe e non farle lievitare. Anche Roberto Giachetti propone un sistema di videosorveglianza come quello previsto nelle più grandi capitali europee da affiancare al lavoro delle forze dell'ordine. Telecamere da usare "prioritariamente nelle zone a rischio, col fine di rispondere in tempo reale a reati e atti di vandalismo". "Costruire e demolire per il bello in periferia", è la sfida di Giorgia Meloni, che si è detta anche favorevole al ripristino della case chiuse . "A Corviale - propone - si possono costruire case a dimensione umana e poi buttare giu' il Serpentone, lo stesso a Tor Bella Monaca". Illuminazione, trasporto pubblico e banda larga alcune delle "cose da portare in periferia". Lotta alla microcriminalità, con un corpo di polizia Locale riorganizzato e sicurezza stradale incentivata sono due degli obiettivi programmatici di Virginia Raggi che parla anche di blocco dell’espansione urbana, salvaguardia di quel che resta della campagna romana e nuove regole per recuperare gli abitanti perduti. Stefano Fassina propone un piano metropolitano per la sicurezza per coordinare forze di polizia civile e militare sul territorio e rafforzarne la presenza e l'efficacia sul territorio, specie in periferia. Anche lui propone un rafforzamento della videosorveglianza.
CAMPI ROM - "Le ruspe non sono la soluzione, serve lavorare per l'integrazione dice Roberto Giachetti che sottolinea soprattutto la questione della scolarizzazione dei bimbi. "Andiamo verso il superamento dei campi rom, come richiede l’Europa - propone Virginia Raggi - e verso un censimento patrimoniale approfondito per ogni insediamento, affinché nessuno a Roma possa più vivere alle spalle dell’altro. I campi reom vanno chiusi anche per Alfio Marchini : "Non sono razzista - ha detto il candidato - ma se uno viene con un pulmino targato Bulgaria per riciclare rifiuti tossici non deve stare lì. I campi Rom di Roma non vanno bene perché lì dentro ci sono persone che hanno fino a venti macchine. Lì non c'è gente che vuole integrarsi. In un modo o nell'altro, destra e sinistra direttamente o indirettamente hanno lucrato e lucrano su questi posti, ecco perchè non li hanno mai chiusi ed è per questo che noi li chiuderemo". Anche Stefano Fassina è per la chiusura dei campi rom: sui tratta - ha spiegato in una intervista all'Espresso - di "un problema sociale e non etnico. E come problema sociale va affrontato. I campi rom vanno chiusi: noi prevediamo un piano triennale per eliminarli attraverso un'integrazione di microgruppi nella città. Un'integrazione che dev'essere allo stesso tempo abitativa, lavorativa e scolastica". E' per lo smantellamento dei campi rom anche Giorgia Meloni, la cui candidatura è sostenuta dalla Lega nord. "Dei 18 campi nomadi di oggi - ha detto la leader di FdI - dopo averli chiusi, si fanno 12 boschi urbani. Di solito queste aree, quando vengono smantellare, vengono restituite alla città in condizioni pessime, mentre noi vogliamo farne delle vere e proprie foreste urbane per tutti i romani".
AMBIENTE E TURISMO - Parchi e spiagge al livello d’eccellenza delle capitali europee - è l'obiettivo programmatico di Virginia Raggi - con 16.000 ettari di natura protetta, biodiversità, reperti, monumenti, ville e casali. Regole chiare sulle aree verdi e sulle modalità di gestione coinvolgendo la cittadinanza. Stefano Fassina parla di diversificazione dell'offerta turistica, dimezzamento della Tari per negozi e botteghe artigiane senza utili nel biennio precedente. Alfio Marchini promette di promuovere la diffusione di orti e giardini sui tetti dei palazzi e una riqualificazione dei punti verdi di qualità. Marchini propone anche un cimitero per gli animali. Chiederemo ai condomini, ai commercianti e alle imprese - dice ancora Marchini nel suo programma - di pulire il marciapiede e le aiuole di fronte alla loro proprietà in cambio di una riduzione, tra il 5% e il 10%, sulla Tari. Giorgia Meloni punta a replicare esperienze di altre capitali europee a cui Roma - sottolinea - non deve invidiare nulla. Arte, cultura, storia, bellezze architettoniche, la Capitale deve saper valorizzare il proprio patrimonio naturale e deve poter contare sulla collaborazione di Governo e Regione Lazio per raggiungere gli obiettivi di crescita, sostenibilità, efficienza, decoro e miglior qualità della vita. Punta a una 'città verde' Roberto Giachetti che nel suo programma sottolinea come il ruolo dei sistemi urbani è fondamentale per il futuro del pianeta. Fondamentale nel contenimento delle emissioni di gas serra attraverso nuove forme di produzione di energia, di tecnologie per l’efficienza energetica, di mobilità sostenibile, di produzione di cibo in ambiente urbano. Abbiamo, quindi - dice Giachetti - una responsabilità ‘larga’ nel costruire una città verde e sostenibile. È questo il nostro impegno dei prossimi anni. Anni in cui promuoveremo cambiamenti radicali: dei comportamenti dei singoli, delle tecniche di costruzione, del modo di consumo.
TRASPORTI - Alfio Marchini sogna una smart city con semafori intelligenti e sensori sotto l'asfalto per adeguare la mobilità ai flussi di traffico. Roberto Giachetti fa sapere che aprirà da subito un tavolo col governo sulla metro. 'Siamo per il prolungamento della C fino al Foro Italico, della B fino a Casal Monastero". "Da subito - ha aggiunto - faremo in modo che ci siano nuovi 150 autobus, meno inquinanti e 70 a idrogeno e poi faremo corsie preferenziali contro il senso di marcia più facilmente rispettabili". Ancora un servizio "06-zero buche", per le segnalazioni sulle voragini in città. Per Virginia Raggi "va ridotto il traffico privato a vantaggio della mobilità pubblica, vanno comprati più autobus, aumentate le corsie preferenziali e i bus devono arrivare in tutta la città, ci sono periferie dove non arrivano anche per tagli che sono stati fatti. Inoltre vanno riparati i mezzi pubblici che si rompono: sappiamo che ogni giorno si fermano circa 200 mezzi perchè non ci sono i mezzi di ricambio". Così la candidata sindaco di Roma Viginia Raggi durante il Forum in corso all'ANSA. "I soldi si trovano tagliando consulenze e appalti esterni", aggiunge Raggi. Annuncia una modifica alla regolamentazione dei cortei, Giorgia Meloni, "che spesso mettono in ginocchio il centro cittadino". Dimezzare in cinque anni il numero di auto in circolazione a Roma - è la promessa di Stefano Fassina - attraverso un modello dal sapore calcistico: quattro passanti ferroviari per i collegamenti con l'area metropolitana, tre linee di metro e tre linee di tram.
RIFIUTI - Raccolta fifferenziata intensificato e domiciliare, nuovi veicoli AMA, isole ecologiche in ogni quartiere e tariffe puntuali, sono nel programma di Virginia Raggi che parla anche di multe più salate per chi tratta Roma come una pattumiera. Giorgia Meloni ha annunciato, qualora eletta di voler portare la raccolta differenziata al 75%. Differenziata al 65% in 5 anni - è la promessa di Roberto Giachetti - che propone anche porta a porta in tutti i Municipi, isole ecologiche per rifiuti ingombranti in 18 mesi: con 200 milioni di investimento ne ritornerebbero 80 all'anno consentendo una riduzione della Tari del 20%. Tra le proposte di Alfio Marchini: potenziare gli impianti di trattamento meccanico biologico per assicurare che, della grande mole di rifiuti indifferenziati raccolti da AMA, sia recuperabile la massima quantità, limitando il residuo da inviare a discarica.
Istituire ecopunti diffusi a livello di quartiere e attivare filiere brevi per l’intercettazione e il recupero di frazioni selezionate di materiali provenienti da cicli di consumo domestico. Attivare raccolte selettive di materiali presso le Grandi Utenze non domestiche del Comune di Roma (ministeri, università, ospedali, sedi diplomatiche, accademie, grandi uffici pubblici e privati. Stefano Fassina propone una strategia 'rifiuti zero': riduzione, raccolta differenziata, recupero e riciclo. evitare la riapertira di Malagrotta e chiudere quella di Falcognana.
UNIONI CIVILI - Alfio Marchini potrebbe essere il primo sindaco "obiettore di coscienza" sul tema delle unioni civili. In caso di elezione al Campidoglio, infatti, l'ingegnere mette in chiaro che non celebrerà le unioni gay, "pur nel rispetto dei diritti di tutti". Il Pd replica: "ci penserà Giachetti". Giorgia Meloni, competitor a destra di Marchini, sul tema se la cava con una battuta appunto di destra: "Unioni gay? Dubito mi chiederanno di celebrarle comunque se ci sarà una legge andrà rispettata". Tace invece Virginia Raggi che però in passato disse che pur essendo cattolica e sposata in Chiesa di non trovare nulla di strano nel regolare convivenze stabili" anche per gli omosessuali. Le celebrerà qualora diventi sindaco Stefano Fassina.
MUNICIPALIZZATE - Per Virginia Raggi "è indubbio" che le partecipate debbano essere riorganizzate. "A Roma - sottolinea - ce ne sono 80, fa spavento solo a pensarci. Tuttavia la riorganizzazione non deve passare per la privatizzazione". Giorgia Meloni mira a costituire una holding nella quale far confluire tutte le aziende capitoline “non quotate in borsa“. Di fatto, rimarrà quindi esclusa la sola Acea che, sottolinea la leader di Fdi "produce ogni anno molti utili che entrano nelle casse comunali. Senza i suoi dividendi dovremmo chiedere altre tasse o diminuire i servizi erogati. Per questo vogliamo mantenere le azioni in possesso del Comune“. Stefano Fassina propone la Trasformazione dei Municipi in Comuni metropolitani e introduzione dell'elezione diretta della città metropolitana in tutti gli appalti di Roma Capitale e società controllate e in tutti i rapporti di lavoro con le amministrazioni capitoline, requisito del compenso orario minimo per lavoratrici e lavoratori. “L’Ama deve diventare una grande azienda sui rifiuti, penso che una riorganizzazione consente di monitorare molto bene la citta e sara’ funzionale l’aiuto dei cittadini, non abbiamo bisogno di privatizzarla”, sostiene Roberto Giachetti. Ha creato dibattito l'annuncio di Virginia Raggi della sua intenzione, in caso di vittoria, di cambiare il management dell'azienda municipalizzata romana di acqua ed energia, l'Acea.
CONTI E TRASPARENZA DEL COMUNE - "Ricominciare a fare gare pubbliche - dice Virginia Raggi - portare trasparenza nella gestione dei soldi pubblici. Ad oggi i cittadini non sono in grado di sapere come vengono spesi i soldi che l'amministrazione incassa. In questi due anni di opposizione - assicura - abbiamo trovato oltre un miliardo di sprechi di denaro pubblico. Siamo pronti a recuperare questo tesoretto per destinarlo a servizi. Pensi che cosa potremmo fare se governassimo". Roberto Giachetti punta al risanamento dei conti, prevedendo che l'assessore al Bilancio sia anche l'assessore alla Spending review, con una task force dedicata che definirà nei primi sei mesi un piano per l'eliminazione degli sprechi e per il miglioramento dell'efficacia dell'amministrazione, con il duplice obiettivo di reinvestire le risorse ottenute nella città e ridurre il peso fiscale sui romani. Alfio Marchini parla della volontà di coinvolgere maggiormente le eccelenze cittadine nelle scelte per questo propone di istituire un nuovo organismo consultivo di queste eccellenze che a titolo gratuito forniscano il loro contributo di idee. Giorgia Meloni si propone di ristrutturare il debito non solo con l'obiettivo di alleggerire le casse del comune ma per far sì che le risorse risparmiate vengano investite sulle esigenze concrete della città. Altro obiettivo la riduzione dell’imposizione fiscale che grava sui romani. Per migliorare la produttività dei dipendenti Meloni propone che accanto alla parte fissa dello stipendio ve ne sia una eventuale di ammontare variabile, legata al merito, con le caratteristiche tipiche del premio. Parla della necessità di ristrutturare il debito attraverso la spending review anche Stefano Fassina che punta a riallocare le risorse recuperate su programmi sociali e investimenti, manutenzione urbana, l'efficienza energetica, la mobilità sostenibile, le strutture e le iniziative culturali e sportive nelle periferie.
ROMA 2024 - Confermato il sostegno alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024 da parte di Roberto Giachetti, si mira al miglioramento e rilancio internazionale della città con interventi di rigenerazione urbana e realizzazione di impianti sportivi diffusi. La pensa così anche Alfio Marchini che la considera una "opportunità per la città". Favorevole anche Giorgia Meloni: "io ho sempre detto di essere favorevole a organizzare le Olimpiadi a Roma". Contraria alla candidatura, invece Virginia Raggi mentre Stefano Fassina propone un referendum per far decidere i romani.