A Torino sarà una 'battaglia' mai così incerta da vent'anni a questa parte, con il centrosinistra di Piero Fassino chiamato a vedersela con la sfidante pentastellata Chiara Appendino. Una sfida dal finale ancora tutto da scrivere, nonostante il vantaggio al primo turno di 11 punti percentuali a favore del sindaco uscente, in un Piemonte che deve eleggere in tutto undici primi cittadini.
Allestiti i seggi, aperti nella sola giornata di domani dalle 7 alle 23 come al primo turno, sono quasi un milione gli elettori piemontesi chiamati alle urne. Oltre al capoluogo, e ad altri sei centri della città metropolitana - Alpignano, Carmagnola, Ciriè, Nichelino, Pinerolo e San Mauro - i ballottaggi riguardano anche un altro capoluogo di provincia, Novara. Secondo turno anche per Trecate (Novara), Domodossola (Verbania) e per la piccola Narzole, nel Cuneese, a causa della perfetta parità tra i candidati sindaco - 997 preferenze a testa - dello scorso 5 giugno. Il voto più atteso sotto la Mole, dove i due sfidanti hanno messo da parte il fair play che li aveva accompagnati nella prima parte della campagna elettorale e si sono affrontati senza esclusione di colpi sui temi del futuro della città.
Dal lavoro alle grandi opere, dalla povertà alla cultura, dal commercio alla sicurezza, Fassino e Appendino hanno proposto ricette spesso contrapposte. Soltanto domani notte si saprà qual è la migliore per i torinesi. Intanto, i due candidati vanno a caccia del voto degli ultimi indecisi e fanno i conti col rischio astensionismo, che due settimane fa ha tenuto lontano dai seggi oltre il 35% degli elettori. Dopo una mattinata di relax a passeggio per le vie di Cit Turin, il quartiere dove è cresciuta, nel primo pomeriggio Chiara Appendino ha incontrato attivisti e simpatizzanti del Movimento 5 Stelle. In serata, dopo una rimpatriata con alcuni amici a casa per una partita di Risiko, una cena romantica con il marito Marco e la piccola Sara, che proprio domani compie cinque mesi, nel ristorante del loro primo appuntamento. Serata di tango argentino, invece, per Fassino, che oggi, dopo il saluto alla assemblea dei Giovani Democratici, si è recato con la moglie al mercato di Porta Palazzo per alcuni acquisti. Entrambi voteranno domani mattina, di buon ora, in attesa che lo spoglio delle schede proclami il vincitore.