Sono due i nigeriani, al momento non in stato di fermo, sotto interrogatorio in queste ore nell'inchiesta sulla morte della 18enne romana Pamela Mastropietro, che vede già indagati per concorso in omicidio due pusher nigeriani. I risultati dell'autopsia, in particolare il modo in cui è stato sezionato il corpo, hanno portato i carabinieri sulle tracce di altri due soggetti, oltre agli indagati: uno trovato a Macerata e l'altro bloccato a Milano mentre cercava di raggiungere la Svizzera.
Intanto è stata autorizzata la manifestazione prevista per domani a Macerata contro il fascismo e il razzismo. Lo hanno annunciato i promotori dell'iniziativa lasciando la questura dove è ancora in corso il tavolo tecnico per mettere a punto i dettagli del piano di sicurezza. "L'intento era di fare una manifestazione pacifica per ribadire i valori dell'antifascismo e dell'antirazzismo, e così sarà" hanno detto i promotori. Il corteo dovrebbe partire dai giardini Diaz, fare il giro delle mura della città e tornare ai giardini.
Scuole di ogni ordine e grado chiuse tutto il giorno domani a Macerata e stop del trasporto pubblico urbano a partire dalle 13:30. Lo annuncia il sindaco Romano Carancini sulla pagina Facebook del Comune. Le lezioni riprenderanno regolarmente lunedì 12 gennaio.
Ancora tensione a sinistra sulla manifestazione a Macerata. In campo il leader di LeU Pietro Grasso che conferma che le forze del movimento saranno in campo mentre arriva un appello dell'Anpi a consentire la manifestazione. Stop del ministro Orlando: "Sono andato a Macerata anche per dire ai giudici, operate con serenità. Non dovete dare conto ai giornali o rispondere alle pulsioni che provengono dalla piazza. I processi non si fanno nelle piazze, né in tv né sui giornali". Intanto da Renzi arriva un appello a non mettere il Paese in mano agli estremisti. "L'Anpi - scrive intanto su twitter il vice segretario del Pd Maurizio Martina - ha proposto per il 24 febbraio a Roma una grande manifestazione nazionale #MaiPiuFascismi. Il Partito Democratico ci sarà. #nofascismo".
"La sinistra non è spaccata", alcuni hanno accolto l'invito del sindaco di Macerata "altri hanno ritenuto prevalente manifestare i valori dell'antifascismo e non cedere la piazza ai movimenti fascisti". Così il presidente del Senato e leader di Liberi e Uguali ospite di Radio Anch'io, spiegando che la piazza si può gestire "in modo ordinato, sicuro" e che "negandola si creano più tensioni". I principi dell'antifascismo, ha ribadito, "non possono essere messi in discussione". "Cavalcare la paura - aggiunge Grasso - non fa bene al Paese, bisogna fermare le tensioni sociali". Al leader del Pd che parla di atto razzista ma non di terrorismo Grasso risponde che "sparare contro le persone è terrorismo puro. Tra colpire persone con un ordigno o sparare mi faccia capire Renzi la differenza". Grasso risponde anche a Casa Pound, sottolineando che "bisogna citarla tutta la costituzione, prevede all'articolo 10 che i cittadini stranieri vengano riconosciuti come rifugiati". Quanto alle parole di Matteo Salvini, secondo il quale l'Islam è contrario ai nostri valori "distinzioni di religione - dice il leader di LeU - non ci possono essere nel nostro paese, ognuno deve poter esercitare il proprio culto, bisogna dare la possibilità anche creando luoghi di culto che siano oggetto di controllo anche dal punto di vista dell'ordine pubblico".
"L'ANPI Nazionale - si legge in una nota - ha deciso di accogliere l'appello del Sindaco di Macerata per senso di responsabilità e per sensibilità nei confronti della comunità cittadina. E' stata una scelta sofferta, ma ponderata e libera". "Altra cosa - si legge ancora nella nota dell'Anpi - è il divieto di tutte le manifestazioni, che metterebbe di fatto sullo stesso piano quelle fasciste e quelle antifasciste. Per di più, vietare la manifestazione prevista a Macerata per domani che comunque sarà partecipata comporterebbe con ogni probabilità tensioni e incidenti. Proprio ciò che il Sindaco voleva evitare con il suo appello". "Per questa ragione - conclude il comunicato - l'ANPI nazionale invita le autorità competenti ad autorizzare la manifestazione di domani e contestualmente invita tutti coloro che vi parteciperanno a far sì che essa si svolga in modo assolutamente pacifico".
Due giorni fa l'Anpi, l'Arci, la Cgil e Libera hanno rinunciato a scendere in piazza nella città teatro dell'attentato di sabato scorso, accogliendo di fatto lo stop del Viminale, preoccupato dal rischio di scontri con la destra radicale, che - con Forza Nuova - conferma la sua presenza a Macerata.
Una scelta che ha provocato dei forti mal di pancia, visto che hanno confermato la loro presenza in piazza non solo i centri sociali e gli studenti, ma anche la Fiom, il leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni e il movimento di De Magistris. Senza contare che cresce il dissenso interno all'Anpi e all'Arci dove la base sta ampiamente confermando la presenza di sabato.
A questo punto è evidente che malgrado le difficoltà oggettive nel gestire una piazza molto calda, nessuno potrà contrastare, al di là della moral suasion, la presenza di parlamentari. Un tema che allontana ancora di più LeU dal Pd e il governo.
Speranza, Fratoianni e Civati scrivono a Gentiloni e Minniti definendo lo stop al corteo "sbagliato e pericoloso". Il Pd, invece, con Maurizio Martina, annuncia l'organizzazione di una grande manifestazione nazionale, assieme alle associazioni promotrici dell'appello "mai più fascismi".