Annuncia la sua scelta per 'Insieme' e investe Paolo Gentiloni: l'ex premier, Romano Prodi, ha partecipato oggi ad un incontro elettorale, parlando di fronte all'attuale presidente del consiglio. "C'è una certa commozione nel tornare a un'assemblea politica dopo quasi nove anni - ha detto il fondatore dell'Ulivo -. E c'è commozione anche, proprio per il riconoscimento a Paolo del lavoro che sta facendo in un momento difficile in cui dobbiamo mostrare un paese sereno, che ha idee chiare, che riconosce i propri limiti e i propri meriti nell'ambito europeo e ricostruisce un ruolo per avere una influenza nel mondo, per essere l'Italia che noi vogliamo: sana, forte, rigorosa".
"Le coalizioni - aggiunge - non sono frutto di cattiveria ma della complessità della nostra società che ha moltiplicato il numero dei partiti. Abbiamo bisogno di coalizioni. Non solo noi, lo si vede anche in Germania. Abbiamo bisogno di una coalizione di centrosinistra forte per due valori: lotta alla disuguaglianza e Europa". Quinid, l'annuncio della scelta: "Ho rotto un lungo silenzio, perché mi sentivo in dovere di sottolineare l'importanza della scelta e il dovere di sostenere la coalizione di centrosinistra, in particolare gli amici di 'Insieme'. Perché - ha argomentato - portano avanti gli stessi valori che sono stati alla base dell'Ulivo e che io profondamente condivido: minore disuguaglianza e una forte presenza in Europa".
Gentiloni commenta i numeri dei sondaggi elettorali: nella corsa elettorale, rispetto alla coalizione avversaria, "c'e un distacco di sei-sette punti, non esistono distacchi incolmabili. Le cose possono cambiare se lavoriamo con grande impegno per un centrosinistra che risolva problemi del Paese. Sono convinto - ha concluso - che nella prossima legislatura l'unico pilastro stabile sia quello del centrosinistra, tutti devono dare il proprio contributo".
E il leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso, parlando a Pordenone: "Vedremo se avremo la possibilità concreta di portare avanti i nostri temi come lavoro e diritti dei lavoratori, sanità, istruzione e ambiente. Solo se saranno condivisi, vedremo se potremo governare", ha affermato sulla disponibilità a partecipare a un governo di grande coalizione come in Germania.
Che Renzi "sia un grande affabulatore non si può mettere in dubbio ed è anche l'unico leader della sinistra". Ma un accordo con lui? "No, non lo facciamo e non si può fare perché c'è un impegno nella coalizione che riguarda tutti e per l'impegno verso i nostri elettori e poi perché la sinistra ha portato il Paese in condizione davvero negative", dice Silvio Berlusconi durante il Faccia a faccia di Giovanni Minoli in onda domani su La7.