Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, preannunciando le manifestazioni lo aveva detto: "Ci attendiamo molti momenti di tensione", e così è stato. Nel giorno delle destre in piazza, che ha visto manifestare Lega, Fratelli d'Italia e Casapound, ci sono infatti state contestazioni e tafferugli, ma per fortuna nessun incidente grave. Il primo corteo a sfilare è stato quello di Fdi, che ha scelto di portare un lunghissimo Tricolore, di quasi 300 metri, e la sua leader Giorgia Meloni, nel cuore della città multietnica, in via Padova, raccogliendo qualche parolaccia e suscitando qualche breve momento di tensione con alcuni residenti. "Riprendiamoci le piazze abbandonate dalla sinistra", ha tuonato la Meloni. Nello stesso tempo, a Pioltello (Milano), esponenti di Leu e Casapound sono venuti alle mani e ora minacciano querele e controquerele. Nel pomeriggio poi, alta tensione per tre manifestazioni ravvicinate: la Lega con Salvini in piazza Duomo, Casapound con il suo leader Di Stefano in piazza Cairoli, e gli antifascisti in contropresidio in via Moscova. Tutto in meno di un chilometro in linea d'aria.
In piazza Cairoli il comizio di CasaPound con la partecipazione del leader Simone Di Stefano, atteso da alcune centinaia di militanti. "Sono sconcertato dal clima di tensione e violenza che sta segnando questa campagna elettorale - ha detto Di Stefano prima di salire sul palco montato davanti al Castello Sforzesco - il nostro è un programma sociale avanzato che prevede il recupero della sovranità di questo Paese. Non vogliamo uno stato totalitario, difendiamo a spada tratta la Costituzione, vogliamo governare seguendo le regole".
Manifestazione dell'Anpi a Roma dove sono scesi in piazza anche i Cobas e FdI con Giorgia Meloni.