In grande forma, Keanu Reeves è andato al di là della solita partecipazione delle star hollywoodiane che concedono solo interviste ingessatissime e pubblicitarie. Prima ha animato un colloquio con Maria De Filippi in cui ha ricordato quando da ragazzo a Toronto faceva la pasta in un negozio di alimentari italiano, quando era un portiere in una squadra di hockey su ghiaccio e veniva chiamato "The Wall", poi ha descritto la sua passione per la moto, cui ha pagato il prezzo di incidenti e ricoveri, la conquista del piacere di avere una casa dopo una vita trascorsa in giro per il mondo e in case in affitto per poi parlare di un suo libro che si chiama "Ode alla felicità".
Per il finale un omaggio al suo passato di bassista rock, fatto con uno strumento preso a prestito dal bassista dell'orchestra e basato su un classico giro rock/grunge con accompagnamento di batteria e chitarra. La sua canzone italiana preferita è "Va bene così" di Vasco Rossi, scoperta grazie alla sorella che aveva un fidanzato italiano. Per l'occasione è toccato a Carlo Conti il compito di accennare il brano.