Niente riposo, un mini-ritiro, e un nuovo discorso 'motivazionale' per spronare il gruppo. E' questa la ricetta di Rudi Garcia per curare la crisi della Roma. Il tecnico francese, dopo il ko in campionato con l'Atalanta, ha deciso di sostituire il giorno di pausa inizialmente previsto per domani con una sessione supplementare d'allenamento. In più, in vista della delicata sfida in casa del Torino, ha comunicato ai giocatori che giovedì dormiranno tutti a Trigoria. "È in momenti del genere che bisogna dimostrare di essere uomini e noi dobbiamo far vedere di essere un gruppo di qualità, per questo mi aspetto una reazione immediata, già da sabato", il discorso rivolto da Garcia alla squadra negli spogliatoi del centro sportivo. Il tecnico, supportato dalla dirigenza nella scelta di indire il ritiro, ha inoltre ribadito ai giocatori la necessità di "non perdere la fiducia e di lavorare duro e con umiltà, mantenendo la testa alta" per uscire da quello che il ds Sabatini ha etichettato come un "momento drammatico". Momento che Garcia ha cercato di circoscrivere temporalmente, richiamando nella memoria della squadra la bella prestazione offerta nel derby non più di tre settimane fa. Le qualità che l'allenatore cerca di tirare fuori alla Roma, tuttavia, potrebbero restare celate a lungo perché in qualche modo assenti. A registrare i limiti di personalità dei giallorossi non sono più solo gli osservatori esterni, ma anche chi quotidianamente vive Trigoria, ovvero Sabatini. Per il direttore sportivo, infatti, la squadra "ha un limite strutturale" nel senso che "per esaltarsi ha bisogno di giocar bene". "Quando questo non avviene emergono clamorosamente i limiti di personalità, è vero" l'ammissione del dirigente, che non può fare a meno di constatare che "la Roma ha bisogno di esaltarsi nel gioco" per dimostrare tutte le sue potenzialità. Quella di Sabatini non è certo una critica di poco conto, anche perché arriva da chi in estate ha provato attraverso la campagna acquisti ad accrescere carattere e agonismo della squadra. Obiettivo che dopo l'umiliazione di Barcellona e il ko con l'Atalanta appare tuttavia ancora lontano. Proprio per questo non è escluso un ritorno sul mercato a gennaio. "Fino a ieri ho detto che non lo avremmo frequentato ma ora devo prendere in esame alcune cose assieme ad allenatore e presidente per capire se possiamo migliorare la squadra o integrarla" le parole di Sabatini, che rimanda il discorso a quando Pallotta sbarcherà nella Capitale. Il presidente è atteso per l'impegno di Champions col Bate Borisov del 9 dicembre, gara che potrebbe segnare il destino di Garcia sulla panchina della Roma.