"È troppo presto per dire quando si riprenderà a giocare. Come ha fatto dall'inizio della pandemia, l'Uefa continuerà a consultarsi con l'Oms e le autorità nazionali per coordinare la risposta del calcio europeo a una crisi in continua evoluzione. Anche se le decisioni di martedì evidenziano che la Uefa è pronta a fare scelte difficili, tutti i provvedimenti si baseranno sempre sui consigli degli esperti e metteranno al primo posto la salute". Così la Uefa rispondendo sul proprio sito ufficiale ad alcune domande sul rinvio di un anno degli Europei, che si disputeranno dall'11 giugno all'11 luglio 2021. Un chiarimento che conteneva anche una conferma: "Il torneo continuerà a chiamarsi Uefa Euro 2020". Qualche ora dopo, sul profilo twitter ufficiale, arriva la marcia indietro: "Nessuna decisione è stata ancora presa sulla denominazione dell'Europeo che è stato rinviato al 2021. Ci scusiamo, il tweet precedente è stato trasmesso per errore". Il link al tweet originale risulta cancellato. Resta così aperto un fronte su una questione peraltro non centrale come quello della denominazione, ma non mancano altri dubbi che il rinvio lascia aperti: "La Uefa confida che tutte le sedi restino invariate, in modo che il torneo rimanga fedele al suo progetto originario: un evento di portata europea per festeggiare al meglio i 60 anni del torneo" spiega l'organismo continentale sottolineando che lo spostamento dell'Europeo è stato deciso perché "si ritiene sia la migliore soluzione. La Uefa si augura che questa misura agevoli il completamento di tutte le competizioni nazionali e internazionali". "Se la situazione migliora, l'obiettivo è concludere tutte le competizioni per club europee e nazionali entro la fine della stagione sportiva (30 giugno 2020) - conclude la Uefa - Tuttavia, occorre garantire innanzitutto la salute di tutte le persone coinvolte. Il gruppo di lavoro valuta diversi scenari. Prima di giungere a una qualsiasi conclusione, è necessario attendere l'esito delle consultazioni e l'evolversi della situazione".
Fifa rinvia Mondiale per club - La Fifa ha deciso di rinviare la prima edizione del Mondiale per club 'allargato' (a 24 squadre), che avrebbe dovuto svolgersi a giugno del prossimo anno in Cina. Lo ha ufficializzato con una nota in cui si precisa che "accogliendo le richieste delle confederazioni continentali, è stato deciso lo spostamento del Mondiale per club a fine 2021 o 2022 0 2023". Una data precisa dello svolgimento di questa competizione verrà presa "quando la situazione sarà più chiara". Viene poi chiarito che lo spostamento del torneo è stato stabilito "dopo averne discusso con il governo e la federazione calcio cinese". Alla luce delle'emergenza del Coronavirus, la Fifa fa poi sapere di aver disposto la donazione di 10 milioni di dollari all'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il Consiglio esecutivo della Conmebol ha stabilito di rinviare al 2021 l'edizione della Coppa America che avrebbe dovuto svolgersi quest'anno, in Argentina e Colombia, dal 12 giugno all'11 luglio. La decisione è dovuta all'emergenza del Coronavirus. Le nuove date, del prossimo anno, sono dall'11 giugno al 10 luglio.
La Conmebol ha anche deciso di confermare gli inviti per Qatar ed Australia, che avrebbero dovuto partecipare al torneo che adesso è stato rinviato.