"Mi sento come una Ferrari che al giro finale va più lenta dopo aver tirato al massimo. Ma avere un periodo di tranquillità aiuta a non surriscaldare il motore e so che tornerò a pieni giri". L'altista azzurro Gianmarco Tamberi attinge ai motori per raccontare la sua quarantena e il digiuno da gare causa coronavirus.
"Ogni allenamento - racconta all'ANSA - lo vivo come una gara e ora devo ammettere che questa motivazione è molto più bassa. Vivo questo periodo però con molta serenità e dico che non mi fa per niente male. Forse ne potrei anche giovare".