"Lo sport deve essere un pezzo del nostro welfare con una ricaduta su tutto il territorio, non può essere visto solo come attività sportiva e risultati.
In questi anni abbiamo visto crescere il mondo paralimpico, con tanti risultati e un grande coinvolgimento. Il grande cambiamento è stato quello di accogliere la disabilità nei gruppi sportivi militari; di passi avanti ne abbiamo fatti tanti, il mio auspicio è che si possano raggiungere i massimi obiettivi".

Così Francesco Ettorre, presidente della Federazione italiana vela, durante l'evento "Navigare insieme: l'Italia senza barriere" svoltosi a Palazzo de Carolis a Roma, nel quale è stato presentato il progetto che punta ad avvicinare le persone con disabilità al mondo della vela. "Il mondo parasailing ha la stessa dignità delle altre attività. Abbiamo raddoppiato i tesserati, l'obiettivo è quello di creare una mentalità". Poi, sul ritorno della vela parasailing alle paralimpiadi, che manca da Londra 2012, Ettorre sottolinea che "sarebbe bello rientrare ma non dipende solo da noi, finchè il Cio non cambierà il numero di ingressi sarà molto complicato. Inoltre l'entrata di una disciplina significa l'uscita di un'altra; i numeri delle Olimpiadi cadranno sempre di più, la vela ha sempre meno atleti ogni anno e questo continuerà fino a Brisbane", aggiunge Ettorre. Presente, poi, anche Annalisa Areni, Head of client strategist Unicredit, che aggiunge come "lavorare per rendere una società più inclusiva dà un beneficio a tutti, è il motore per opportunità che devono essere dare a tutti. Se le istituzioni private e pubbliche riusciranno a lavorare per aiutare le persone a sviluppare il proprio talento contribuiremo a creare una società più equa e giusta", conclude.
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