Una Serie A a 18 squadre per avere un calendario meno fitto. E' questa l'idea lanciata dal presidente dell'Assocalciatori, Damiano Tommasi, al termine dell'assemblea di oggi pomeriggio a Milano. "Una riduzione del numero delle squadre - dice Tommasi - è condivisibile da parte nostra se accompagnata da una giusta solidità dei club. Servirebbe anche a tenere sotto controllo il numero delle partite, perché quando ne salta una diventa difficile recuperarla". La richiesta dell'AIC è più ampia e riguarda tutto il mondo professionistico: una riforma strutturale per evitare che si ripetano casi come quelli di Siena, dove la società sta facendo fatica a mantenere gli impegni con i giocatori. "Sulle norme di iscrizione per l'anno prossimo - continua il presidente dell'Assocalciatori - dobbiamo cercare di non essere troppo rigorosi e dal lato opposto di non essere di manica troppo larga. Conforta che in Lega Pro nessuno abbia saltato i pagamenti, vedremo se riusciranno tutte a iscriversi al prossimo campionato. Nell'anno in cui ci sono state norme meno stringenti sono saltate ventuno società professionistiche, il rischio che si corre è che qualcuno rimanga fuori. Serve equilibrio".