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Pallone d'oro 2014 - Neuer ci prova ma Germania dice Ronaldo. DIRETTA- FOTO - VIDEO. Gattuso nel 2003: ''Pallone d'oro deciso dagli sponsor''

Portiere Germania sul podio. Rummenigge: ''Temo abbia vinto CR7''

GATTUSO NEL 2003: PALLONE D'ORO DECISO DAGLI SPONSOR

(ANSA) - MILANO, 17 DIC 2003 - Gennaro Gattuso, in visita questa mattina al Collegio di Lodi dove vivono una parte dei ragazzi del settore giovanile rossonero, ha polemizzato sul Pallone d'Oro che viene assegnato da 'France Football'. Le indiscrezioni che danno come vincitore lo juventino Pavel Nedved, infatti, non lo soddisfano: ''Non ci credo piu' a questo Pallone d'Oro. Ci sono dei meccanismi strani. Non lo vince il migliore ormai, il vincitore lo decidono gli sponsor...''. Poi una battuta sulle polemiche dei rigori di Yokohama: ''Non c'e' stato nessun problema tra noi rigoristi. E poi la forza di una societa' si vede anche quando le discussioni restano nello spogliatoio e non escono fuori''. Anche Carlo Ancelotti, presente alla visita, ha detto la sua con una battuta sull'assegnazione del Pallone d'oro: ''Mi viene il dubbio che la Coppa dei Campioni l'abbia vinta qualcun altro - ha ironizzato il tecnico -. Ora vado in sede a controllare se e' ancora in bacheca....''.

 

CASSANO GUASCONE, PALLONE D'ORO IN 2 ANNI

(ANSA) - ROMA, 21 NOVEMBRE 2001 - L'occasione per fare la differenza in campo non se l'e' lasciata sfuggire. Antonio Cassano e' stato lanciato nella mischia da Capello nell'inferno di Istanbul: non si e ' fatto intimorire dal frastuono sugli spalti, dal terreno pesante, dalle entrate feroci dei turchi e ha sciorinato calcio d'alta scuola ottenendo il plauso dei compagni e i complimenti anche di Lucescu. Se in campo e' sfrontato e irriverente, fuori se possibile lo e' ancora di piu'. Il suo buonumore contagia chi lo circonda e gli vengono perdonate anche spacconate da bar dello sport. Cassano sorride e dopo 45' da titolare se la sente perfino di avallare una sua candidatura futura al Pallone d'Oro. ''Penso di potervi aspirare in due anni di attivita', o magari anche prima'', dice sull'aereo di ritorno per Roma. Ma intanto deve cercare di convincere Capello a utilizzarlo piu' stabilmente, dopo i 45' di Champions contro il Galatasaray: ''Lui e' come Fascetti, mi tratta come potrebbe fare un padre con un figlio, sa quando usare il bastone e la carota''. Diverso il rapporto con Gentile. Dai giorni della mancata convocazione nell'Under 21 e' cambiato ben poco: ''Io non devo dimostrare niente a nessuno. Certo, spero di poter essere riconvocato ma in un'ottica futura il mio obiettivo resta la nazionale maggiore''. Capello ha gettato nella mischia il fantasista barese in una situazione intricata e lui non ha fallito: ''La svolta stagionale? Certo, era un'occasione importante e io sono stato sempre certo delle mie potenzialita'. Non aspettavo altro per poterlo dimostrare''. Ma la partita e' stata molto complicata: ''Loro hanno cominciata a metterla sul piano fisico, ma non ci siamo lasciati intimorire. Abbiamo reagito conquistando un pari certamente meritato. Sono soddisfatto della mia prestazione pero' so anche di avere fallito un'occasione ghiotta. Solo che ritenevo di essere in fuorigioco per cui ho calciato senza troppa convinzione. Poi ho subito un grave fallo su cui doveva essere sanzionata l'espulsione''. Qualcuno insinua che i suoi rapporti con Totti si siano raffreddati ma Cassano smentisce: ''Ma chi dice una cosa del genere? Non e' vero. IL fatto e' che per tre mesi lui mi portava in giro perche' non avevo la macchina. Adesso invece ho la mia auto e' sono autonomo. Superare Totti? E' un po' difficile, lui e' il simbolo di Roma''. Cassano non sposa la tesi del modulo d'attacco: ''Vanno bene sia quello con Totti dietro le punte sia il 3-5-2 , e' Capello che sa quando e' opportuno adottare l'uno o l'altro. Io intendo il calcio come divertimento e ieri abbiamo disputato un primo tempo discreto mentre nel secondo abbiamo dimostrato di essere una grande squadra''. Con Cassano in campo a dare spettacolo. Per Capello sara' molto difficile ora rimettere a bagnomaria il talento barese.

PALLONE D'ORO; IMBARAZZO TOMMASI, E' COME VITTORIA

(ANSA) - ROMA, 13 NOV 2001 - ''Ho parlato con Totti, abbiamo commentato le candidature e gli ho detto: con questa nomination io ho vinto, adesso tocca a te''. E' questo lo spirito con cui Damiano Tommasi ha preso la sua candidatura tra i 50 calciatori che si contenderanno il Pallone d'oro. Un'emozione particolare e inattesa per lui tanto da rimanere anche imbarazzato dalla notizia. "Per me - dice Tommasi - essere tra i primi cinquanta e' come aver gia' vinto il trofeo. Non avevo neanche l'ambizione di vedere il mio nome tra i possibili vincitori, quindi vedere il mio nome e' stata una grossa sorpresa''. Un successo personale ma anche di tutta la Roma che nella lista dei papabili ha ben cinque giocatori e per Tommasi qualcuno in piu' non avrebbe guastato. "Credo che dimostri che siamo tra le squadre piu' forti in Europa. I successi della squadra hanno contribuito a far entrare i singoli in questa graduatoria, ma secondo ne manca ancora qualcuno. Penso ad esempio a Samuel e Zago, anche se so che per il ruolo che ricoprono non e' semplice entrarci. Non serviva certo questo per farci capire che eravamo forti, ma sicuramente lo conferma". Non parla di rivincite Tommasi anche se in passato spesso non veniva esaltato e a volte invece contestato. ''E' un riconoscimento che per me ha grande valore, vuol dire che ho avuto continuita'''. Il centrocampista romanista ricorda un episodio spiacevole del periodo in cui veniva fischiato. "Uno solo, in un Roma-Udinese conclusosi con una sconfitta. Mio fratello era allo stadio ed era amareggiato per i fischi, per questo ero dispiaciuto. Ringrazio Zeman perche' anche in momenti difficili non mi ha fatto mai mancare il suo appoggio". Lo scudetto conquistato ha portato la Roma al livello delle grandi. Cinque giallorossi sono molti e tra tutti gli occhi sono puntati su Totti. Ieri Capello ha dato il suo favorito: Raul. "Non so chi vincera' - dice Tommasi - ma credo che Francesco sia penalizzato dal passato che hanno i suoi concorrenti e che lui non ha, certo non per colpa sua. Penso che lui possa pagare questo, senza tener conto delle doti tecniche che sicuramente non si discutono".

L'ALBO D'ORO DEL PALLONE D'ORO

 

(ANSA) - ROMA, 12 GEN 2015

- Ecco l'albo d'oro del premio Pallone d'oro: 1956: Stanley Matthews (Ing) 1957: Alfredo Di Stefano (Spa) 1958: Raymond Kopa (Fra) 1959: Alfredo Di Stefano (Spa) 1960: Luis Suarez (Spa) 1961: Omar Sivori (Ita) 1962: Josef Masopust (Cze) 1963: Lev Yashin (Urss) 1964: Denis Law (Sco) 1965: Eusebio (Por) 1966: Bobby Charlton (Ing) 1967: Florian Albert (Ung) 1968: George Best (Nir) 1969: Gianni Rivera (Ita) 1970: Gerd Muller (Ger) 1971: Johan Cruyff (Ola) 1972: Franz Beckenbauer (Ger) 1973: Johan Cruyff (Ola) 1974: Johan Cruyff (Ola) 1975: Oleg Blokhin (Urss) 1976: Franz Beckenbauer (Ger) 1977: Alan Simonsen (Dan) 1978: Kevin Keegan (Ing) 1979: Kevin Keegan (Ing) 1980: Karl-Heinz Rummenigge (Ger) 1981: Karl-Heinz Rummenigge (Ger) 1982: Paolo Rossi (Ita) 1983: Michel Platini (Fra) 1984: Michel Platini (Fra) 1985: Michel Platini (Fra) 1986: Igor Belanov (Urss) 1987: Ruud Gullit (Ola) 1988: Marco van Basten (Ola) 1989: Marco van Basten (Ola) 1990: Lothar Matthaeus (Ger) 1991: Jean Pierre Papin (Fra) 1992: Marco van Basten (Ola) 1993: Roberto Baggio (Ita) 1994: Hristo Stoichkov (Bul) 1995: George Weah (Lbr) 1996: Matthias Sammer (Ger) 1997: Ronaldo (Bra) 1998: Zinedine Zidane (Fra) 1999: Rivaldo (Bra) 2000: Luis Figo (Por) 2001: Michael Owen (Ing) 2002: Ronaldo (Bra) 2003: Pavel Nedved (Cze) 2004: Andrei Shevchenko (Ucr) 2005: Ronaldinho (Bra) 2006: Fabio Cannavaro (Ita) 2007: Kaka' (Bra) 2008: Cristiano Ronaldo (Por) 2009: Lionel Messi (Arg) 2010: Lionel Messi (Arg) 2011: Lionel Messi (Arg) 2012: Lionel Messi (Arg) 2013: Cristiano Ronaldo (Por).

Pallone d'oro: Neuer ci prova, ma Germania dice Ronaldo

ROMA - Se si immortalassero insieme in un selfie dal titolo "indovina l'intruso" non sarebbe difficile riconoscere Manuel Neur, tra Cristiano Ronaldo e Leo Messi. Un po' perché un portiere che vince il Pallone d'Oro è cosa più unica che rara (nella storia del trofeo c'è riuscito solo Lev Jascin, nell'ormai lontano 1963). E poi perché gli altri contendenti al titolo 2014 sono due mostri sacri del pallone, che si sono divise le precedenti sei edizioni (quattro all'argentino del Barcellona, due al portoghese del Real Madrid), perfino al di là dei loro reali meriti. Neuer invece è per la prima volta tra i finalisti. ''Temo che lo vincerà Cristiano Ronaldo'': e se lo dice lui, Karl Heinz Rumenigge, simbolo del calcio tedesco e presidente del Bayern per il quale Neuer gioca, sa di resa. ''Ho parlato con tanti esperti, sono convinti che lo vinca il portoghese: e se devo essere sincero con me stesso, credo che sarà così'', ha aggiunto Kalle. Il vincitore del premio - assegnato da Fifa e France Football con i voti dei 209 Commissari tecnici, di altrettanti capitani delle nazionali, più quelli dei giornalisti - verrà annunciato nel corso del Gala di domani, a Zurigo. Secondo il presidente Uefa Michel Platini, "andrebbe assegnato a chi ha vinto il Mondiale", ovvero a Neuer, protagonista della Coppa conquistata dalla Germania in Brasile. Parole che hanno irritato non poco CR7 (tanto da non fargli stringere la mano a Platini durante la premiazione del Mondiale per club), autore di ben 17 reti nella scorsa Champions, la 10/a conquistata dal Real Madrid. I bookmaker danno Ronaldo ampiamente favorito. Per Messi il Mondiale 2014 è stata una mezza delusione, pur con l'approdo in finale. E nemmeno il suo club gli ha portato particolari soddisfazioni, nonostante sia divenuto il miglior marcatore nella storia della Liga. Tra le due super-stelle, Manuel Neuer è il terzo incomodo che può creare la sorpresa. In un ruolo poco appariscente, il portiere del Bayern Monaco è un giocatore che fa spettacolo. Oltre ad essere indiscutibilmente il migliore del mondo tra i pali. La "sua" Germania è stata poi la prima nazionale europea a vincere un Mondiale in Sudamerica. Lo penalizza la minore popolarità ("non faccio spot mettendomi in mutande", ha sottolineato con chiaro riferimento a Ronaldo). Ancor più inusuale la finale per il miglior gol: una donna sfida le perle di James Rodriguez e Van Persie al Mondiale. E' la rete dell'irlandese Stephanie Roche. Tra i tecnici, con Loew ct della Germania e Simeone demiurgo dell'Atletico Madrid, c'è l'unico nome italiano: è quello di Carlo Ancelotti, tecnico della 'decima' Champions col Real Madrid.

Neuer (sinistra) anticipa Ronaldo in Germania-Portogallo nella fase finale degli Europei 2012

 

 

 

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