"Non è stato semplice rimanere fuori, per un tecnico allenare e andare in panchina è la vita. E' stato pesante, ma lo staff medico mi ha fatto capire che era meglio fare un passo indietro prima piuttosto che farlo più lungo dopo". Così Maurizio Sarri, nella sua prima conferenza stampa dopo lo stop forzato per la polmonite. "Ringrazio lo staff medico che mi ha coccolato per 20 giorni - prosegue il tecnico - Ho accettato consapevole che il mio staff stava andando avanti alla grande in campo e in panchina".
"Non lo considero un esordio, perché le altre partite le ho vissute da partecipe, anche se la delega nei confronti dello staff è stata ampia. Certo però che ricominciare in panchina a 15' da casa mia mi fa estremamente piacere", ha detto Maurizio Sarri, alla vigilia di Fiorentina-Juventus, la sua prima sulla panchina bianconera in campionato. "I dottori - ha spiegato il tecnico bianconero - hanno preferito tenermi fuori e non farmi vivere stress eccessivi per paura di qualche ricaduta, ma sono sempre stato coinvolto nella preparazione della partita".
"Non ho mai pensato che le vittorie della Juve fossero figlie di aiuti, ma che era la squadra più forte. Vince per la mentalità feroce". Sarri torna sul suo passato, vissuto sulla panchina del Napoli, e sulle polemiche degli anni scorsi: "Poi si può discutere di un episodio, ma quella è la normalità. A Napoli abbiamo perso scudetti a 10 punti dalla Juventus, e lì l'episodio non c'entrava - prosegue il tecnico -. Diverso quando l'abbiamo perso in volata, ma è normale a caldo recriminare".