A volte ritornano e lo fanno sulla scia della volontà popolare. E' questa la sostanza della richiamata - anche se ancora non è ufficiale, così come non lo è l'esonero di Fabio Grosso - di Eugenio Corini alla guida del Brescia da parte di Massimo Cellino che, dopo appena quattro settimane, è tornato sui propri passi, decidendo di affidare nuovamente la squadra al tecnico che aveva riportato le 'rondinelle' in Serie A al termine della passata stagione. La piazza era in ebollizione: non aveva digerito non tanto l'esonero - arrivato dopo il ko a Verona e con appena un punto fatto in 5 partite - quanto il sostituto. Ovvero: un allenatore senza esperienza. Il brevissimo cammino di Grosso alla guida del Brescia è stato semplicemente disastroso: in tre partite, zero punti, zero gol fatti e 10 subìti. Fatale è stato lo 0-3 patito nel sentito derby contro l'Atalanta. Già durante la partita di ieri si erano uditi cori contro il campione del mondo 2006 e pro Corini, invocato dai tifosi in ogni occasione (una parte della tifoseria aveva persino scritto una lettera aperta al presidente, pregandolo di richiamarlo subito) e già nel giorno dell'esordio di Grosso, durante la partita contro il Torino.
Ma, oltre alla piazza, anche la squadra ha dato segni eloquenti di non aver digerito il cambio in panchina: i giocatori apparivano sempre più smarriti e spaesati, senza più riferimenti. E così, alla fine, Cellino ha ceduto e, nella serata di ieri, ha cominciato a riflettere sulle possibili soluzioni, ricominciando a prendere in considerazione l'ipotesi Corini. E questo nonostante il presidente del Brescia fosse stato durissimo nei suoi confronti: "Forse - aveva detto - gli ho fatto persino un favore a esonerarlo: non ce la faceva più. Inoltre aveva perso umiltà e in certe partite ha pensato più a se stesso e a mettere in mostra l'argenteria che la squadra. E' stato presuntuoso. La mia colpa è stata ripartire da lui in estate". Nonostante tutto ciò, Cellino nella notte ha maturato la decisione, dettata probabilmente dalla volontà di voler levare alibi a tutti, di tornare indietro e stamattina ha incaricato i suoi collaboratori di allertare Corini il quale ha dato la disponibilità a tornare pur avendo da chiarire moltissime cose con Cellino. Inoltre resta da capire come eventualmente presidente e allenatore aggiusteranno un rapporto che per quattro mesi era stato molto precario. Ad ogni modo, oggi Corini inizierà a pianificare la settimana, domani mattina guiderà il primo allenamento. Alle porte un trittico di gare - con Spal, Lecce e Sassuolo da affrontare - già quasi decisivo.