Il Milan continua a volare. Il 5-1 rifilato a un anemico Bologna gli regala una notte al quinto posto, mettendo pressione alla Roma, attesa dal big match con l'Inter. L'Europa League è vicina, evitare i tre turni di qualificazione è ancora possibile. Dopo il lockdown i rossoneri hanno infilato 6 vittorie e 2 pareggi, 20 punti totali (3 in meno dell'Atalanta che però ha una partita in più), con una media di oltre 3 gol a gara, una condizione atletica e una personalità che consentono di superare anche i momenti di difficoltà. Un cammino che rischia di mettere in imbarazzo l'ad Gazidis e la proprietà, che prima del lockdown avevano individuato Rangnick come l'uomo giusto a cui affidare il rilancio, nel nome di un sistema di calcio aggressivo, valido anche per la squadra femminile e le giovanili, con un profilo internazionale e l'obiettivo di stare stabilimenti fra le prime quattro in Italia e quindi in Champions.
E' ancora molto probabile l'arrivo del tedesco, che prima di liberarsi dalla Red Bull dovrebbe riscuotere dei bonus. Ma ora è un po' meno certo di quanto sembrava fino a una decina di giorni fa. In ogni caso, la sostituzione di Pioli non cancellerebbe il suo lavoro, apprezzato da dirigenza e proprietà almeno quanto l'atteggiamento composto con cui ha affrontato nelle ultime settimane il turbinio di voci sul suo futuro. E anche la squadra ha speso elogi per lui con la società. Nell'ennesimo successo, l'unico rossonero a non sorridere è Ibrahimovic, uscito arrabbiato dopo un'ora, per la terza volta di fila a secco ma autore poco prima dell'assist a Rebic (11 gol), per il poker che ha sostanzialmente chiuso una partita praticamente dominata dal Milan, soprattutto sulla fascia sinistra.
Da lì nasce il primo gol, con Hernandez e Rebic che confezionano l'azione conclusa da Saelemaekers, al suo primo gol italiano, il terzo realizzato dal Milan nel primo quarto d'ora in questo campionato. Il 2-0 di Calhanoglu è invece frutto di un 'regalo' di Skorupski, protagonista di un rinvio sbilenco ma anche di almeno quattro parate che non hanno impedito ai rossoneri di dilagare (Kessie ha anche colpito un palo).
L'attacco del Bologna, guidato da Santander, alla prima presenza dopo il lockdown, è invece praticamente nullo, con gli eroi del successo con l'Inter, Juwara e Barrow, in panchina. Il discorso di Mihajlovic nella pausa rinfresco sembra svegliare gli emiliani, ma la prodezza di Tomiyasu al 44' riapre la partita per poco. La ripresa inizia con il gol di Bennacer (4'), che penetra la troppo distratta difesa rossoblu. Dopo il poker di Rebic, nel finale anche Calabria trova il gol. E' un Milan che riassapora una continuità di lontani. Ma presto potrebbe aprirsi un nuovo capitolo, l'ennesima rivoluzione della recente storia rossonera.