(ANSA) - ROMA, 01 AGO - E' praticamente impossibile che il
campionato di Serie A 2020-'21 possa partire nel week end del
12-13 settembre. A ribadire questa tesi, intervendo nel corso di
'Dribbling' su RaiDue, è il presidente della federcalcio
Gabriele Gravina. "Il problema è mettere insieme gli impegni e
trovare le condizioni per non creare disagi ai tesserati -
spiega -. Immaginate una finale di Champions League tutta
italiana, il 23 agosto. A fine agosto, poi, ci sono le
convocazioni nazionale per la finestra della prima settimana di
settembre. Iniziare il 12 mi sembra una via poco percorribile.
Bisogna cadenzare le gare di campionato, ed essere responsabili
non facendoci trovare impreparati e senza commettere gli errori
del passato". Ed ecco allora che, per Gravina, non è più
rimandabile la riforma dei campionati anche se non potrà partire
da subito. "La riforma dei campionati è uno degli argomenti da
affrontare in tempi rapidi - dice -: è un'importante esigenza
che non è mai stata affrontata e invece dobbiamo farla. Ci sono
tutte le condizioni".
Nel discorso può rientrare anche l'introduzione dei playoff?
"L'idea di una leggera modifica - risponde Gravina - nasce da
un'esigenza di emergenza a causa di un maledetto virus e che
comunque si ripresenterà, a mio avviso, verso ottobre-novembre
del 2022 quando ci saranno i Mondiali in Qatar. e avremo
un'ulteriore sospensione". Quindi, secondo il presidente della
Figc, "dobbiamo avere la capacità di saper proporre innovazioni,
che generano sempre un momento di paura ma noi dobbiamo
vincerla. Il calcio ha bisogno di qualcosa di particolarmente
innovativo, che tenga conto delle condizioni oggettive del
momento. Noi ne abbiamo due: l'evoluzione epidemiologica, che
non conosciamo, e il protocollo con cui dobbiamo fare i conti, e
che per la prossima stagione così com'è diventa inapplicabile".
(ANSA).