Il Milan targato Ibrahimovic passa a Udine a pochi minuti dal termine e prova la prima fuga del campionato: la parola scudetto inizia a essere più di un sogno, dopo 5 vittorie in 6 gare. In una giornata senza grande smalto, a poco più di 48 ore dall'ennesima vittoria in Europa League, Pioli si affida ancora una volta lo svedese con una rete delle sue in acrobazia a togliere le castagne dal fuoco a dieci dallo scadere, dopo un secondo tempo incolore senza alcuna occasione da gol da ambo le parti. L'Udinese deve recriminare sullo scarso apporto di alcuni giocatori, apparsi fuori forma, ma anche sull'incapacità di congelare un match che non sembrava creare grande apprensione. In partenza, Gotti rivoluziona la sua squadra con il 4-3-3 per cercare di pungere il Milan, ma viene tradito dall'ex Deulofeu: lo spagnolo, completamente fuori condizione, è una zavorra nella manovra dei padroni di casa, che si arenano sempre dalle sue parti. E' invece di Leao il primo guizzo: al 10' si libera di Stryger e centra per Saelemaekers, che conclude fuori di poco. Il gol degli ospiti arriva al 18': Ibrahimovic aggancia in area tenuto colpevolmente in gioco da un rientro suicida di Samir, decisamente arrugginito a fare il quarto di sinistra. Lo svedese vede l'accorrere di Kessie che dal dischetto spacca la porta con una fendente sotto la traversa. Passano solo 4' e l'Udinese avrebbe l'occasione d'oro per pareggiare, l'unica vera dell'intera gara: Okaka ruba palla a centrocampo e apre un contropiede 4 contro 2, ma Pereyra tiene troppo la sfera e allarga tardivamente su Deulofeu, che spreca in malo modo, quando invece De Paul e Pussetto erano liberissimi sull'altro lato. Al 36' Musso rischia di fare harakiri: non riesce a proteggere una palla che sta uscendo sul fondo, e quasi spalanca la porta agli avversari. Prima dello scadere c'è ancora il tempo per una staffilata di Ibra che scalda i guanti all'estremo difensore argentino. Nella ripresa pareggia subito l'Udinese: al 2' palla a Pussetto che scarta Romagnoli il quale entra troppo precipitosamente prendendo la gamba dell'argentino. Dopo 49 partite di astinenza, giunge un penalty per i friulani, tra le proteste di Donnarumma, che invoca il Var e si becca anche il giallo. De Paul insacca di potenza. La partita si congela improvvisamente. I padroni di casa cercano di operare in ripartenza, il Milan con il possesso palla, che appare però sterile. Pioli getta nella mischia anche Rebic, ma la pericolosità non sembra aumentare. Serve un'invenzione di Ibra per regalare i tre punti: all'80' sbuca alle spalle della difesa, la sfera si impenna in una carambola e lo svedese in sforbiciata giustizia Musso, colpevole di non essere uscito a smanacciare a due metri dalla sua porta. Il Milan vola a quota 16 punti e si gode la vetta.