Il britannico Simon Yates è risultato positivo al Covid-19 e si ritira dal Giro d'Italia. Lo ha annunciato questa mattina il suo team Mitchelton prima dell'inizio dell'8/a tappa a Giovinazzo. Yates, vincitore della Vuelta 2018, era uno dei candidati alla vittoria.
Il Giro d'Italia andrà regolarmente avanti in questo fine settimana che prevede, tra l'altro, il 'tappone' appenninico di domani. Lo fanno sapere fonti dell'organizzazione dopo la positività di Simon Yates. Tra domenica pomeriggio e la mattina di lunedì 12 (giorno di riposo) verranno effettuati i tamponi ai ciclisti e allo staff di tutte le squadre. Erano già in programma, quindi non sono stati determinati dalla positività al Covid-19 di Yates, e serviranno ad avere un quadro completo della situazione. Al Giro non viene applicata la regola che c'era invece al Tour secondo cui in caso di due positivi per squadra, l'intera formazione veniva mandata a casa. C'è invece teoricamente il rischio, in caso di nuove positività, di un intervento delle autorità sanitarie locali.
"La bolla ha retto, è il primo caso dopo 10 giorni. I test rapidi hanno una loro valenza, perché ci hanno permesso di fermare Simon Yates in maniera veloce: se avessimo dovuto utilizzare il protocollo dell'Uci, questa mattina avremmo dovuto inviare a Milano i suoi test e aspettare una risposta. Il corridore, dunque, sarebbe potuto partire. Con il nostro test veloce, invece, siamo riusciti a bloccare la situazione e a salvare la 'bolla'. Così Mauro Vegni, direttore di corsa del 103/o Giro d'Italia di ciclismo, parlando al Processo alla tappa, in onda sulla Rai del caso di positività del britannico.